Torino, padre punisce il figlio gay pagando una persona: "spezzagli le mani, non deve più fare il chirurgo"

La vittima ha denunciato il padre, che ha patteggiato una condanna a 2 anni ma senza alcun risarcimento. La violenza è partita dopo una foto pubblicata su un settimanale di Gossip.

Torino, padre punisce il figlio gay pagando una persona: "spezzagli le mani, non deve più fare il chirurgo"

Il padre della vittima riteneva l’omosessualità del figlio “imbarazzante” e per questo voleva distruggere fisicamente ed anche professionalmente il figlio. Per punire il figlio ha deciso di assoldare un picchiatore.

La vittima è un importante chirurgo torinese, la sua notorietà lo ha salvato perché l’uomo che avrebbe dovuto massacrarlo di botte lo ha avvisato e gli ha salvato la vita. Il chirurgo appreso quanto stesse accadendo alle sue spalle, per opera di suo padre, ha denunciato tutto alle forze dell’ordine.  La vicenda si è così spostata in tribunale dove si è conclusa con un patteggiamento del padre, 2 anni.

Dalle indagini è emerso che l’ira del padre è nata dopo aver visto una foto su un giornale di Gossip. La vicenda è stata raccontata dal professionista quarantenne, medico chirurgo al quotidiano “La Stampa“,  nell’intervista il chirurgo ha descritto i suoi ultimi 3 anni di vita definendoli terrificanti.

Il racconto 

Alla fine del 2016 il dottore va a casa dei suoi genitori per presentare il suo compagno, annunciando alla sua famiglia la sua omosessualità ma non immaginava certo quello che avrebbe scatenato nel padre. La sua omosessuallità sembrava essere stata accolta ed accettata da tutti i membri della famiglia ma, succede qualcosa che cambia le carte in tavola.

Un noto settimanale di Gossip, nel 2017, pubblica delle foto che ritraggono il noto chirurgo in compagnia di un attore in una spiaggia francese. Queste immagini fanno infuriare il padre del chirurgo che comincia a litigare ed essere violento in casa al punto tale che, la moglie dopo quarantadue anni di matrimonio, decide di lasciarlo.

Nel 2017 sono iniziate le agressioni, il primo ad essere aggredito è stato il compagno. Un giorno il chirurgo viene avvicinato da uno sconosciuto proprio fuori casa. L’uomo racconta al chirurgo di essere lui il picchiatore e di essere stato incaricato dal padre di “spezzargli le mani per rovinargli la carriera.  Dopo tale richiesta il malvivente è stato colto da un dubbio morale e decide di avvisare il medico dicendogli “mi sembri una brava persona“, appreso quanto era stato messo in atto da suo padre decidono di fingere un’aggressione perché “il picchiatore” non voleva rinunciare  ai 2500 euro per il pestaggio. Il chirurgo fa scattare la denuncia.

Il patteggiamento 

Il figlio non avrebbe voluto denunciare suo padre ma, resosi conto che l’uomo non avrebbe mai smesso ha capito che non aveva alternative.  Subiva continuamente atti vandalici contro le loro auto, la continua paura di essere aggredito da altri delinquenti lo hanno costretto ad andare davanti al giudice. Dopo due anni di terrore, in cui l’uomo si faceva scortare del suoi amici ovunque perché temeva che prima o poi qualcuno lo avrebbe ucciso o gli avrebbe rovinato la vita, arriva la sentenza. Suo padre dopo un patteggiamento ha ottenuto una condanna di due anni senza alcun risarcimento danni.

Ormai il dottore e suo padre non hanno più rapporti, gli unici contatti sono attraverso i rispettivi legali. Il noto chirurgo dichiara che non perdonerà mai suo padre per le violenze che ha fatto subire a sua madre, ed afferma che probabilmente l’uomo ha distrutto la famiglia spinto dalla gelosia nel vedere il figlio raggiungere una propria indipendenza sociale ed economica. L’uomo pubblicava sulle sue pagine Facebook frasi deliranti come “vendetta che va consumata a freddo”.

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