Torino: muore in un incidente, assicurazione risarcisce moglie ed amante

In seguito alla morte di un operaio torinese sposato e con un figlio, è emerso che viveva una doppia vita. L'assicurazione ha dovuto risarcire sia moglie che amante, che è riuscita a dimostrare che gli "era legata da una aspettativa di vita comune".

Torino: muore in un incidente, assicurazione risarcisce moglie ed amante

Una donna di Torino è riuscita ad ottenere il risarcimento per la morte dell’amante, sposato e con un figlio, riuscendo comunque a dimostrare che i due avevano una aspettativa di vita in comune. La vicenda è iniziata lo scorso ottobre, quando un uomo di 39 anni è morto in un incidente stradale durante un viaggio di lavoro in Liguria.

In seguito alla sua morte, è emersa la doppia vita che portava avanti da tempo. La polizia dopo l’incidente riuscì infatti solo a rintracciare l’amante, alla quale toccò il triste onere del riconoscimento del cadavere, mentre la moglie si trovava lontano per motivi di lavoro. Al suo rientro, l’incontro con l’amante del marito e la scoperta della loro relazione.

Approfittando del fatto che la moglie si trovava spesso fuori città per lavoro, l’uomo aveva infatti costruito una relazione stabile con l’amante, con la quale condivideva un appartamento in affitto e passava parte del suo tempo. Tre giorni con l’amante e quattro giorni con la famiglia, secondo quanto confermato dalla donna.

Inoltre, come è riuscito a dimostrare l’avvocato della fidanzata, la relazione dei due non era affatto clandestina, ma era vissuta pubblicamente e nota a molti amici dell’uomo che li frequentavano e mantenevano il segreto con la moglie. Tanto è bastato per dimostrare che l’amante avesse diritto al risarcimento, in quanto “era legata da una aspettativa di vita comune, come lei stessa è riuscita a dimostrare. Qui c’era una reale intensità di affetti, c’era la convivenza. E c’era pure una progettualità verso il futuro“, commenta l’avvocato Gino Arnone.

Non è stato reso pubblico l’ammontare del risarcimento che l’assicurazione ha dovuto pagare, ma pare si tratti di cifre molto alte. Infatti la somma del risarcimento previsto per i danni per il decesso dell’uomo non è stata divisa tra le due donne, ma raddoppiata.

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