Nella giornata di domenica 15 settembre, il capoluogo piemontese ha aperto i battenti per il Salone dell’Auto, un evento dedicato agli appassionati delle quattro ruote che sta causando alcune polemiche dovute al sinistro avvenuto. Barbara Riolfo, pilota non professionista, proprio quella domenica, ha portato alcune persone ad essere ferite. A distanza di alcuni giorni, oggi sentiamo le sue parole in quanto è stato un sinistroe un errore umano che può succedere.
In seguito a quanto accaduto, ha ricevuto una serie di epiteti sessisti sul web, come racconta a La Stampa. La donna, rammaricata per quanto successo, vive in provincia di Cuneo insieme al marito di professione carrozziere. Da tantissimo tempo, lei e il marito si dedicano a vetture storiche e si dice fiera del fatto che anche le donne possano guidare macchine del genere, come ha raccontato in un post su Facebook.
la donna stava guidando insieme alla figlia Alessia di 23 anni. Appena entrata in Piazza San Carlo, per cause che sono ancora da accertare, la sua macchina ha cominciato a sbandare andando a colpire proprio alcune persone che si trovavano tra la folla. In seguito al sinistro, afferma che “È stato un errore umano, può succedere. Ma stiamo anche facendo valutazioni sulla vettura per capire se ci siano stati problemi meccanici”.
Rincara il fatto che si sia trattato di un errore umano anche se non sa bene cosa sia successo e nonostante lo spavento provato. A seguito del sinistro, molti l’hanno riempita di epiteti online dal momento che si è allontanata, ma è un protocollo di sicurezza e in più doveva essere ascoltata dagli inquirenti. La Lancia 037, la sua auto, ora è sotto sequestro anche perché, sembra che secondo l’Automobile Club, risulta essere stata distrutta il 13 dicembre 1983.
A seguito di ciò, forse non avrebbe dovuto essere presente, anche se lei preferisce non rispondere in merito. Sui social continuano ad essere arrabbiati con lei, anche se continua a ripetere che non è colpa di nessuno.