Torino, guai in vista per il capo di gabinetto: "Un mio amico è stato multato. Cosa possiamo fare?"

Nell'ambito delle verifiche sui conti del Palazzo Civico e dell'azienda Gtt di Torino, una telefonata mette nei guai il capo di gabinetto, Paolo Giordana.

Torino, guai in vista per il capo di gabinetto: "Un mio amico è stato multato. Cosa possiamo fare?"

Tutto comincia da una intercettazione davvero scomoda, anzi no. Tutto comincia con un’inchiesta che riguarda l’azienda dei trasporti pubblici a Torino, la Gtt, e il buco milionario che negli anni ha accumulato. Il quotidiano La Repubblica proprio oggi ha rivelato che i finanzieri hanno inviato in procura, insieme ad altri documenti, anche i report di una telefonata tra il capo di gabinetto Paolo Giordana e Valter Ceresa, amministratore delegato di Gtt, avvenuta a luglio 2017.

Il braccio destro della sindaca Chiara Appendino, Giordana, a luglio ha cercato di andare incontro a un suo amico multato dai controllori per essere salito a bordo del pullman senza obliterare il documento di trasporto. La sanzione, se pagata a bordo è pari a 25 euro, altrimenti sale a 95 euro. Poco o tanto, si cerca sempre la strada per risparmiare. 

Giordana inizia così la ricerca di una via d’uscita per l’amico: “Per carità, i controllori sono tanto bravi però un po’ troppo, come dire, quadrati”, e continua raccontando che un suo amico era a bordo del pullman, stava per obliterare il biglietto quando il controllore lo ha fermato e gli ha detto: “lo deve timbrare 5 minuti fa, 1 minuto fa, 30 secondi fa. Adesso le devo fare la multa”.  Il capo di gabinetto fa quindi osservare a Ceresa che “Non è tanto carina come cosa. Cosa possiamo fare?“. L’amministratore delegato di Gtt gli ha chiesto: “Ma la multa ce l’hai?“. Giordana ha risposto che ha non solo la multa, ma anche il biglietto timbrato. Ceresa, quindi, l’ha tranquillizzato con queste parole: “Sì, manda. Posso. Me la puoi mandare? Faccio io!“. 

L’analisi di questa intercettazione insieme a quella di fine luglio, quando Ceresa ha chiamato Giordana per dirgli “Paolo per quella cosa che mi hai detto tutto a posto. Non gli arriverà la multa“, potrebbe segnare la figura del capo di gabinetto. La magistratura, con tutti gli elementi in mano, valuterà come agire. 

Due settimane fa, Giordana aveva ricevuto un avviso di garanzia per falso ideologico, e aveva chiesto di essere ascoltato. Oggi, alla procura è iniziato l’interrogatorio. Indagati insieme a Giordana anche la sindaca Chiara Appendino e l’assessore Sergio Rolando, a causa di un debito di 5 milioni non inserito nel bilancio di previsione del Palazzo Civico.

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