Quella panchina era divenuta la sua casa, ma per Paul, un senzatetto che viveva a Torino non vi è stato purtroppo nulla da fare. Il freddo lo ha ucciso in una gelida notte invernale. L’uomo è stato trovato senza vita nella mattinata di ieri al rione Crocetta. Nonostante l’intervento dei sanitari e delle forze dell’ordine per lui non vi è stato nulla da fare. Paul, questo il nome della vittima, era già morto. La notizia è stata confermata dall’assessore alle politiche Sociali, Jacopo Rosatelli.
Il politico esprime profondo dolore per la scomparsa del clochard. “Questo ci spinge a raddoppiare gli sforzi per incrementare e migliorate l’offerta di servizi per le persone più fragili e a rischi” – questo il commento dell’assessore. Molti clochard dormono per strada, addirittura sull’asfalto, che in questo periodo dell’anno può essere veramente gelido durante le ore serali. Paul aveva scelto invece una panchina: il freddo però lo ha ucciso improvvisamente.
Aveva rifiutato ospitalità
Secondo quanto riferisce l’assessore Rosatelli, Paul aveva rifiutato l’ospitalità in una delle struttura della zona. I volontari sono impegnati infatti in tutta Italia per far trovare a queste persone una sistemazione, anche se provvisoria. Stare la fuori al freddo ed esposti alle rigide temperature invernali è un rischio.
Basti pensare che a Torino in questi giorni le temperature minime si attestano poco sopra lo zero, e sono comprese tra 2 e 1 grado. Pare che il giorno prima il clochard deceduto si sia recato in un bar situato proprio vicino la panchina per chiedere un pò d’acqua calda, visto che era infreddolito.
“Era conosciuto dagli operatori dei servizi sociali, ma aveva risposto negativamente ad ogni offerta di accoglienza in strutture pubbliche o del privato sociale con i nostri operatori e l’ampia rete di enti e associazioni che con noi collaborano, faremo il possibile, nel rispetto delle libertà di scelta di ogni individuo, affinché ciò non accada ancora, per convincere chi non ha un tetto e vive una condizione di estrema marginalità sociale ad accettare una sistemazione, seppur provvisoria, nei nostri centri di accoglienza notturna” – così ha spiegato l’assessore Rosatelli.