Torino, architetto ucciso dai ladri in casa: arrestati i tre presunti assassini

Sono stati arrestati i tre presunti assassini di Roberto Mottura, l'architetto 49enne ucciso la notte del 9 giugno scorso nella sua villetta del Torinese dai padri entrati in casa per mettere a segno l'ennesimo furto.

Torino, architetto ucciso dai ladri in casa: arrestati i tre presunti assassini

“Gli assassini di mio fratello sono stati arrestati e adesso spero che marciscano in galera”. Questo il toccante commento di Enrico, fratello dell’architetto 49enne Roberto Mottura, ucciso la notte del 9 giugno scorso nella sua villetta di Piossasco, in provincia di Torino.

I tre uomini sono stati fermati con l’accusa di essere gli assassini di Roberto, ucciso a colpi d’arma da fuoco, dopo aver sorpreso i ladri che si erano intrufolati nella sua abitazione per compiere l’ennesima rapina; proprio come succedeva spesso nella zona. Alla notizia del loro arresto, Enrico, in un’intervista rilasciata a La Stampa, ha parlato di una magrissima soddisfazione.

Roberto Mottura è stato ammazzato per 4 oggetti

I tre uomini, tutti di origine albanese, sono stati fermati dalle forze dell’ordine la scorsa notte, dopo una lunga indagine, iniziata subito dopo l’omicidio del 49enne. Nessuno dei tre era collegato alla vittima e gli inquirenti non hanno mai avuto dubbi sulla dinamica dell’uccisione: si è trattato di una rapina finita nel sangue.

Il fratello della vittima li descrive come una banda di ladri che andava in giro armata, ammazzando una persona per un furto, per portare via quattro oggetti. I familiari della vittima sono colmi di rabbia e distrutti dal dolore. Roberto non c’è più e l’unica soddisfazione, per Enrico, è sapere che gli assassini sono rinchiusi dentro una cella e non possono fare altri danni.

Mottura avrebbe compiuto tra poco 50 anni e, oltre a svolgere il suo lavoro di architetto, era un grande appassionato di mountain-bike. Secondo il padre, Attilio, nella sua casa non c’era nulla di prezioso da rubare. Sulla base della ricostruzione di quella tragica notte, alle 3 Mottura sentì dei rumori provenienti dalle finestre della cucina, decidendo di andare a controllare la situazione. L’uomo ha sorpreso i ladri, affrontandoli, probabilmente per difendere la moglie e il figlio, fino a quando è stato colpito da un’arma da fuoco che gli ha reciso un’arteria.

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