Tor Vergata, scontro in sala operatoria: chirurgo insulta l’assistente durante un intervento. Indagine interna in corso

Il Policlinico apre un procedimento sul caso: audio registrato e clima teso in sala operatoria. Il medico nega gesti fisici, la Regione Lazio promette provvedimenti esemplari

Tor Vergata, scontro in sala operatoria: chirurgo insulta l’assistente durante un intervento. Indagine interna in corso

Un confronto acceso, parole pesanti e un audio registrato che rischia di pesare come un macigno sulla carriera di un medico stimato. È quanto sta emergendo dal Policlinico di Tor Vergata, dove un chirurgo è finito al centro di un’indagine interna per aver insultato in modo plateale una giovane assistente nel pieno di un’operazione.

La collega, visitata successivamente al pronto soccorso, ha ricevuto una prognosi di 15 giorni. Non ha sporto denuncia, ma l’ospedale ha avviato d’ufficio un’indagine disciplinare. Il fatto è avvenuto nei giorni scorsi e ha avuto luogo in un momento particolarmente delicato: il paziente sul tavolo operatorio, infatti, non è sopravvissuto all’intervento. Al momento, tuttavia, non emergono elementi che colleghino in modo diretto l’esito clinico alla lite tra i due professionisti.

A confermare l’apertura del procedimento è stato il direttore sanitario del nosocomio, Andrea Magrini: “Ci siamo attivati immediatamente. Abbiamo chiesto relazioni dettagliate a tutti i presenti e previsto incontri già per lunedì“. Il direttore riconosce che le sale operatorie sono contesti complessi, ad alta tensione, ma sottolinea la necessità di accertare con precisione ciò che è accaduto.

Nel frattempo, è emersa una registrazione audio che documenta in parte lo scontro. Nella traccia, si sentono frasi durissime rivolte all’assistente: “Hai capito come funziona questo intervento? imbecille. Ti ho chiesto quattro volte dove sta la pinza 4. Devi parlare! Vergognati“. E ancora: “Togliti di mezzo. Non ti voglio mai più vedere in sala operatoria“.

Dopo un attimo di silenzio, si percepisce un rumore secco che alcuni avrebbero interpretato come un colpo, sebbene al momento non vi siano conferme ufficiali. Il medico coinvolto nega ogni forma di aggressione fisica: “Non ho mai alzato le mani su nessuno in vita mia. È stato un confronto verbale acceso, lo riconosco. Ma ci siamo chiariti e, per quanto mi riguarda, la vicenda è chiusa“.

La dottoressa coinvolta, al contrario, ha preferito non rilasciare dichiarazioni. L’Ordine dei Medici di Roma è stato informato della situazione, mentre la Regione Lazio ha preso una posizione netta. Il presidente Francesco Rocca ha dichiarato: “Chi si comporta in questo modo non deve più mettere piede in sala operatoria né avere contatti con studenti. Mi aspetto che anche l’Ordine valuti il caso con la massima serietà“. Il Comitato di Garanzia dell’ospedale ha definito l’accaduto “un atto grave che coinvolge un professionista uomo ai danni di una collega donna”. Dalle carte dell’indagine interna emergerebbe infatti un contesto in cui il tono, l’intenzione e le parole usate lascerebbero poco spazio alle interpretazioni. Conclusione

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