Thomas Luciani: fotogrammi del delitto, foto sui telefonini e il racconto di un testimone

Quindici fendenti sono stati inferti da uno degli nemici, dieci dall'altro. I due, entrambi minorenni, avrebbero infierito sul povero Thomas agonizzante, sputandogli addosso e spegnendo una sigaretta sul suo volto

Thomas Luciani: fotogrammi del delitto, foto sui telefonini e il racconto di un testimone

Emergono nuovi dettagli agghiaccianti sul delitto di Christopher Thomas Luciani, il 17enne fatto fuori a Pescara domenica pomeriggio. Le prove raccolte dalla polizia e le testimonianze dei presenti stanno delineando un quadro sempre più inquietante. Una foto scattata alle 18:21 di domenica, poco dopo il delitto, è stata trovata sul telefono di uno dei due 16enni fermati. Nell’immagine, il ragazzo appare in spiaggia con un pugno sul petto e un atteggiamento fiero, come se stesse celebrando un macabro trionfo.

Lo smartphone, insieme ad altri dispositivi, è stato sequestrato e l’immagine è stata allegata al decreto di fermo della Procura presso il Tribunale per i Minorenni dell’Aquila. Il decreto include anche fotogrammi estratti dai sistemi di videosorveglianza del parco Baden Powell. Le immagini mostrano il gruppo di ragazzi, tra cui il povero Thomas, all’interno dell’area verde alle 16:54. Alcuni di loro si spostano verso la vegetazione, dove poi Thomas verrà fatto fuori.

I video catturano i ragazzi uscire dalla vegetazione alle 17:21, ma Thomas, identificato dalla felpa bianca e bermuda blu, non riappare più. Le testimonianze dei ragazzi confermano quanto registrato dalle telecamere. Uno dei presunti delinquenti si è cambiato i vestiti tra la vegetazione prima di ricomparire davanti alle telecamere. “Io sono rimasto attonito e non ho avuto la forza di reagire”, ha dichiarato un testimone di 16 anni che ha lanciato l’allarme dopo il delitto. “Quando ci siamo ricongiunti al resto del gruppo, tutti hanno saputo cosa era successo perché io, giunto per primo, l’ho raccontato. Nonostante l’accaduto, siamo andati al mare a fare il bagno”.

Il testimone ha descritto dettagli crudi e inquietanti del delitto. Christopher faceva dei versi quasi di morte e loro gli dicevano di stare zitto. Lui era a terra, con una gamba accavallata all’altra, ripiegato per terra, esposto ai colpi sul fianco destro”. Dopo il bagno al mare, il giovane testimone ha raccontato tutto ai genitori, presumibilmente tre o quattro ore dopo i fatti, rivelando la crudeltà dell’accaduto.

La città di Pescara è sempre più sconvolta da questa triste vicenda. Le indagini proseguono con l’obiettivo di fare piena luce su tutti i dettagli e le responsabilità di questo crudele delitto. Nel frattempo, la comunità si stringe nel dolore e nell’incredulità per la perdita di un giovane la cui vita è stata spezzata in modo così violento e insensato. 

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