Premier destituita in Thailandia per abuso di potere. È questa la pesante accusa che è caduta sulla testa della premier thailandese Yingluck Shinawatra. La Corte Costituzionale di Bangkok l’ha, quindi, dichiarata colpevole e ha deciso di destituirla immediatamente. “A causa di queste violazioni, non può più mantenere il suo ruolo di primo ministro” ha infatti dichiarato la Corte.
Secondo quanto riportato, la Premier destituita avrebbe trasferito un alto funzionario subito dopo essere stata eletta nel 2011. Adesso sarà il ministro del Commercio uscente Niwatthamrong Boonsongpaisan a sostituire momentaneamente la Premier destituita, fino a quando non si giungerà alle nuove elezioni, fissate anticipatamente il prossimo 20 luglio, come conseguenza degli ultimi avvenimenti.
La Corte Costituzionale, inoltre, ha deciso di rimuovere dall’incarico anche tutti gli altri ministri coinvolti nel trasferimento illecito. Fino alla formazione del prossimo esecutivo, però il governo di Yingluck potrà rimanere in carica per guidare il paese in seguito ai fatti delle ultime ore, che hanno visto il Premier destituita dalle sue cariche.
Nelle prossime settimane arriverà l’ufficializzazione della data delle elezioni. Nel frattempo, però, la notizia della Premier destituita rischia di accendere delle proteste di piazza tra le camicie rosse che sostengono la Shinawarta ed il fronte invece delle camicie gialle, fedeli alla monarchia. In passato, infatti, gli scontri sono stati piuttosto duri ed hanno causato diverse vittime, durante le varie sommosse che si sono verificate. La protesta è durata ben sei mesi senza riuscire ad arrivare al proprio obiettivo. L’opposizione decise quindi di agire per vie legali riuscendo ad ottenere il successo. Proprio in queste ultime ore, inseguito alla notizie della Premier destituita, il leader del movimento pro-Thaksin, ha annunciato una manifestazione di massa per sabato prossimo.
La situazione in Thailandia, in seguito alla notizia della Premier destituita, è già molto tesa e ci si aspetta che possa diventarlo sempre di più nelle prossime ore. Gli organi di governo dovranno adesso lavorare per cercare di mitigare gli animi e per evitare che questa notizia possa creare sommosse, che finirebbero per coinvolgere l’intera popolazione e portare ad ulteriore spargimento di sangue.