Il terremoto sta continuando a spaventare l’Italia centrale, ed anche questa notte la terra ha continuato a tremare nel maceratese facendo registrare oltre cento scosse con varie repliche di grado superiore al magnitudo 2.0. La scossa più forte è stata registrata all’1:35 della notte, ed ha fatto balzare i sismografi fino ad indicare magnitudo 4.8 con epicentro a Pieve Torina.
Dalle informazioni fornite dai sismologi, la scossa è stata molto prolungata ed è stata avvertita anche nelle zone limitrofe di Ussita, Muccia, Fiastra, Spoleto e Visso, tant’è che diverse persone hanno deciso di trascorrere la notte all’interno delle proprie automobili, evitando accuratamente di ripararsi negli edifici ancora agibili.
Ciononostante il nuovo terremoto non ha portato ad ulteriori crolli, benché le scosse siano continuate fino all’alba, togliendo letteralmente il sonno a migliaia di persone. “Ci siamo svegliati tutti, ammesso che qualcuno riesca realmente a dormire dopo tre mesi del genere” ha spiegato Sandro Luciani, sindaco di Pievebovigliana, paesino di nemmeno 1.000 anime situato in provincia di Macerata.
Sebbene per ora la protezione civile non abbia dato notizia di nuovi danni alle strutture, la situazione potrebbe ben presto aggravarsi a causa delle forti precipitazioni previste nei prossimi giorni proprio nelle zone colpite dal terremoto. La pioggia insistente rischia infatti di rendere titanico il lavoro dei soccorritori, ostacolando non poco le operazioni di salvataggio e supporto ai terremotati.
Nel frattempo il numero di sfollati è salito a 20.000 persone solamente nelle Marche, e sono aumentate significativamente le richieste di sopralluoghi. Sulla questione del terremoto si è nuovamente espresso anche il premier Matteo Renzi, il quale ha dichiarato che: “Non è pensabile che in nome della stabilità europea le scuole crollino […] Tutto ciò che servirà in termini di soldi lo metteremo. Per decenni l’Italia non ha pensato al suo futuro, nelle prossime due generazioni metteremo in sicurezza l’intero Paese“.