Terremoto di magnitudo 4.4 colpisce Ragusa. La scossa è stata avvertita in tutta la Sicilia orientale

In Sicilia trema violentemente la terra facendo registrare una scossa di magnitudo 4.4 lungo la costa del Ragusano. Al momento, non risultano danni a cose o persone.

Terremoto di magnitudo 4.4 colpisce Ragusa. La scossa è stata avvertita in tutta la Sicilia orientale

Attimi di tremenda paura per i siciliani che hanno avvertito, intorno alle 21.27 del 22 dicembre, una fortissima scossa di terremoto che ha provocato un potente turbamento. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia si tratta di un sisma di magnitudo 4.4 che ha coinvolto più località della Sicilia orientale.

Nello specifico, il terremoto ha avuto come epicentro il mare antistante la costa del Ragusano, tra Vittoria e Gela, a una profondità di trenta chilometri, ma la cui potenza si è propagata in gran parte dell’isola. La terra ha tremato per una quindicina di secondi che sono bastati per seminare il panico tra gli abitanti che si sono immediatamente riversati in strada.

Dai primi controlli effettuati dal Dipartimento della Protezione Civile non risultano danni nè feriti: solamente a Gela (in provincia di Caltanissetta) i vigili del fuoco hanno riscontrato alcune lesioni a un edificio di otto piani. Sono arrivate tante altre segnalazioni da verificare anche da Agrigento, Catania e Siracusa.

Il sindaco di Ragusa Giuseppe Cassì ha immediatamente avviato i dovuti controlli comunicando che, per il momento, la situazione non ha causato danni rilevanti: “C’è stata tanta paura ma non ci risultano danni né feriti. Io non mi sono accorto del terremoto perché ero in auto. Come adesso che siamo in giro per la città per fare dei sopralluoghi e delle verifiche assieme alla protezione civile comunale, ma sembra che non ci siano danni”.

Il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci è in stretto contatto con il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina per un assiduo aggiornamento della ricognizione di possibili conseguenze legate al sisma e con il prefetto di Ragusa Filippina Cocuzza per un maggior controllo del territorio.

A trent’anni dal “terremoto di Santa Lucia”, avvenuto il 13 dicembre 1990, i siciliani sono tornati a rivivere momenti di terrore che riaprono il ricordo di una tragedia che ha distrutto le vite di moltissime famiglie lasciando nell’anima della Sicilia una ferita che non si potrà mai chiudere. 

Continua a leggere su Fidelity News