Terremoto ai Campi Flegrei: scosse da 3.3 percepite da Pozzuoli a Napoli

Un nuovo sciame sismico con scosse di magnitudo 3.3 è stato registrato ai Campi Flegrei il 31 agosto, avvertito da Pozzuoli fino a Napoli ma senza danni segnalati.

Terremoto ai Campi Flegrei: scosse da 3.3 percepite da Pozzuoli a Napoli

Nel pomeriggio di domenica 31 agosto, i Campi Flegrei sono tornati a far parlare di sé con un nuovo sciame sismico che ha riportato la popolazione a rivivere momenti di apprensione. Secondo i dati diffusi dall’INGV, la prima scossa si è verificata alle 16.10 con magnitudo 3.3 e una profondità estremamente ridotta, appena 700 metri. L’epicentro è stato localizzato nell’area di Pozzuoli, ma le vibrazioni sono state avvertite chiaramente anche nei quartieri occidentali di Napoli come Fuorigrotta e Cavalleggeri.

Molti cittadini hanno preferito scendere in strada, sebbene al momento non siano stati segnalati danni a edifici o conseguenze per le persone. La prima scossa non è rimasta isolata. Alle 16.36, un nuovo movimento tellurico di pari intensità, magnitudo 3.3, ha interessato nuovamente la zona, seguito appena due minuti dopo da un’ulteriore scossa di magnitudo 2.7. Lo sciame sismico, come confermato dal Comune di Pozzuoli attraverso i canali ufficiali, è stato rilevato dall’Osservatorio Vesuviano già a partire dalle 16.09, segno che la sequenza era in corso da diversi minuti.

In mattinata, inoltre, era stato registrato un episodio meno intenso, di magnitudo 1.8 con epicentro a Cigliano, a dimostrazione di un’attività sismica che si è protratta per l’intera giornata. Il Comune di Pozzuoli e la Protezione Civile hanno comunicato di seguire attentamente l’evolversi della situazione, garantendo aggiornamenti tempestivi alla cittadinanza.

Le strutture di monitoraggio dell’INGV continuano a osservare i parametri sismici e vulcanici, con particolare attenzione alla profondità ridotta degli eventi, elemento che contribuisce a renderli maggiormente percepibili dalla popolazione. La comunicazione istituzionale è stata fondamentale per contenere la preoccupazione e rassicurare gli abitanti, già provati da mesi di attività tellurica ricorrente. Gli episodi del 31 agosto si inseriscono in un contesto ben più ampio.

Negli ultimi dodici mesi l’area flegrea è stata teatro di diversi eventi significativi. Il 13 marzo, un terremoto di magnitudo 4.4 aveva provocato danni strutturali a Pozzuoli, black-out elettrici e un fuggi-fuggi notturno della popolazione. Pochi mesi prima, il 20 maggio 2024, un sisma di pari intensità aveva generato oltre 150 scosse in poche ore, con conseguenze importanti per gli edifici e l’avvio di evacuazioni preventive. Questi episodi hanno riportato sotto i riflettori l’instabilità della caldera flegrea, una delle aree vulcaniche più monitorate al mondo. 

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