Il fratello maggiore dovrebbe rappresentare una sicurezza per i più piccoli di casa, una roccia a cui aggrapparsi nel momento di bisogno e di sconforto. Purtroppo però non sempre è cosi. Troppo spesso vengono documentate storie di abusi e sevizie nei confronti di minori, atti violenti perpetrati all’interno della famiglia stessa.
La storia si svolge a Terni dove le violenze subite da una coppia di gemelli è finita di fronte al tribunale.
Il ragazzo di 30 anni è stato rinviato a giudizio dal gup di Terni Federico Bona Galvagno al termine dell’udienza preliminare. Sono trascorsi ormai sette anni dall’inizio delle violenze. Il fatto si è verificato nel 2010. La coppia di gemelli ha iniziato a manifestare comportamenti insoliti a scuola facendo insospettire le maestre. I piccoli avrebbero utilizzato una terminologia sessuale esplicita che non si addice a bambini di quell’età. C’era un chiaro rimando a riferimenti sessuali.
Le insegnanti hanno prontamente avvisato i Servizi Sociali che però gia seguivano la famiglia dato il loro contesto sociale ed economico disagiato. Sono state le telecamere nascoste ad incastrare il ragazzo di 23 anni. I suoi giochi perversi hanno violato irrimediabilmente la loro intimità. La famiglia era estranea ai fatti ma, nonostante ciò, i bambini sono stati affidati ad una comunità dove attualmente risiedono i piccoli.
Si presume che il forte degrado sociale abbia messo il ragazzo in condizione di compiere tali atti spregevoli. Non è la prima volta infatti che cronache di abusi siano associate a situazioni di disagio economico e sociale.
È una storia che si ripete questa; sempre nella città di Terni lo scorso anno si è verificato un abuso su minore, questa volta però perpetrato da entrambi i genitori. Il minore prima veniva abusato dal padre per poi essere costretto a vedere la madre (giovane prostituta romena) che dava piacere ai suoi clienti.