Termini Imerese, fedifraga uccide il marito avvelenandolo col cianuro: arrestata

Una 36enne ha ucciso il marito, pizzaiolo di Termini Imerese, avvelenandolo con il cianuro per vivere liberamente la sua relazione extraconiugale. La donna, nelle scorse ore, è stata arrestata anche grazie alle accuse dell'ex amante.

Termini Imerese, fedifraga uccide il marito avvelenandolo col cianuro: arrestata

Finalmente una svolta nel caso della morte Sebastiano Rosella Musico, pizzaiolo 40enne di Termini Imerese, che lavorava in un locale a conduzione familiare. Inizialmente si era pensato ad un decesso improvviso per un malore ma la realtà, emersa a seguito di lunghissime indagini, ha rivelato risvolti macabri.

Determinante l’autopsia eseguita sul corpo della povera vittima. Il cadavere “ha parlato”, evidenziando chiare tracce di cianuro che hanno portato all’immediato arresto della moglie del pizzaiolo, per omicidio da avvelenamento.

Le indagini 

Già lo scorso dicembre, le improvvise rivelazioni dell’ex amante della vedova, avevano lasciato trapelare che non si trattasse di omicidio, bensì di avvelenamento. Dopo la fine della loro relazione extraconiugale, l’uomo era stato accusato dalla donna di stalking, sino a quando la situazione si è ribaltata.

L’uomo ha così accusato la vedova, 36enne, Loredana Graziano, di essere l’assassina del marito,proprio perchè, togliendoselo dai piedi, avrebbe potuto vivere, senza intralci, la sua relazione extraconiugale. Nel febbraio scorso, gli inquirenti hanno ritenuto opportuno riesumare il cadavere del 40enne, morto agli inizi del 2019 e, quello che sembrava essere stato un decesso per un attacco respiratorio improvviso, ha acquisito tutti gli elementi di un avvelenamento.

Dai successivi accertamenti medico-legali è emerso, infatti, che il pizzaiolo era stato avvelenato, col riscontro, nel corpo di Sebastiano, di evidenti tracce di cianuro. La donna è stata arrestata, nelle scorse ore, dai carabinieri, su disposizione del gip di Termini Imerese. Il provvedimento è scattato a seguito di prolungate indagini, svolte dai carabinieri della compagnia di Carini, da cui il gip ha individuato la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ai danni della donna che, insofferente verso la propria vita coniugale, avrebbe in 2 occasioni provato ad uccidere il marito.

In un primo tentativo, la vedova avrebbe provato a somministrargli segretamente un farmaco anticoagulante con effetti potenzialmente tossici se sovradosato; in un secondo tentativo, rivelatosi fatale per il povero pizzaiolo, il 22 gennaio 2019, è bastata una dose di cianuro a provocare, nel giro di pochi minuti, il decesso dell’uomo per insufficienza cardiorespiratoria

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