Un tragico incidente è accaduto a Montorio al Vomano, località in provincia di Teramo. Un uomo di 46 anni, Giuseppe Ciabattoni, è stato colpito con con un colpo di fucile durante una battuta di caccia. L’episodio ha anche dell’incredibile perché a sparare all’uomo è stato il fratello, ovviamente inconsapevole di colpirlo. Dalle prime ricostruzioni della vicenda è stato accertato che al momento della sparo la zona dove erano i due fratelli si trovavano immersa in una nebbia fitta e cadeva anche la pioggia.
L’uomo è stato colpito al torace mentre il fratello sparava nella sua direzione ma non si era accorto della sua presenza proprio in quel punto. Immediato e tempestivo è stato l’intervento del 118, proveniente dall’Aquila e che ha trasportato l’uomo in elicottero per condurlo in ospedale. Per sfortuna l’uomo non ce l’ha fatta ed è deceduto proprio mentre l’elicottero stava per atterrare.
Il medico del 118 non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo dopodiché i Vigili del Fuoco hanno trasferito la salma all’obitorio dell’ospedale di Teramo. Il fratello dell’uomo morto è sotto shock e non riesce ancora a capacitarsi per quello che è successo. L’uomo sarà ugualmente accusato di omicidio colposo anche se è certo che non ha alcuna colpa della morte del fratello. .
Un’altra tragedia che abbatte sulla famiglia Ciabattoni che pochi mesi fa è stata protagonista di un grave fatto di cronaca. Il padre dei due cacciatori, infatti, Mario, è stato condannato a 13 anni di reclusione per aver ucciso una vicina di casa, Felicia Mateo. L’uomo, un pensionato di 74 anni residente a Bellante, aveva ucciso la donna con un colpo di fucile per litigi originati da controversie sorte per ragioni di condominio. La tragedia adesso del figlio morto in un incidente di caccia è un altro duro colpo che ha colpito profondamente la famiglia. La vicenda del congiunto morto in caccia dovrebbe far desistere la famiglia dall’uso delle armi, perché pericolose in ogni frangente. Inoltre, quando si va a caccia le precauzioni non sono mai troppo, e altri casi sono accaduti per una svista oppure erché ignari della presenza di qualcuno sulla propria traiettoria.