Il gruppo ISIS continua la sua avanzata e nel suo obiettivo ora c’è il governatorato di Tataouine, il più grande dei 24 governatorati della Tunisia, ubicato nell’estremo sud del paese, che occupa gran parte del Sahara tunisino.
Tataouine famosa per la sua architettura berbera, per i suoi paesaggi aridi e rocciosi, che ha ispirato il nome del pianeta natale di Anakin e Luke Skywalker (Tatooine), in Star Wars, è considerata un punto strategico nell’espansione dell’ISIS, vista la sua vicinanza con la Libia: appena 100 Km la separano dalla frontiera con Tunisi.
La città scelta da George Lucas per girare molte delle scene della celebre saga Guerre Stellari, compreso il primo episodio nel lontano 1976, si è ormai trasformata in una zona di passaggio per i jihadisti dell’Isis e per coloro che tentano di entrare in Libia per unirsi al gruppo terroristico.
Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo ABC, l’imminente caduta di Tataouine nelle mani del gruppo dello Stato Islamico rappresenta una sconfitta non solo per le autorità di Tunisi, ma anche per i tanti fans che si recano in pellegrinaggio per visitare il “pianeta” desertico illuminato da due soli.
A Tataouine, conosciuta anche come ‘La porta del Sahara tunisino‘, sono stati trovati depositi di armi con lanciagranate, lanciamissili e più di 20.000 cartucce di munizioni.
In questo momento le autorità raccomandano di non viaggiare a Tunisi; vige lo stato di allerta per gli stranieri, soprattutto dopo che la settimana scorsa tre miliziani “pesantemente armati” e in uniforme militare hanno aperto il fuoco nei pressi del Parlamento e poi hanno attaccato il Museo Nazionale del Bardo nella capitale, Tunisi, uccidendo 23 persone (18 turisti stranieri, di cui 4 italiani, e 5 tunisini, tra cui due degli attentatori).
L’ISIS ha rivendicato la responsabilità dell’attentato, ma secondo le autorità di Tunisi in realtà sarebbe stata opera di Al-Qaida. Il gruppo dello Stato islamico avrebbe colto l’occasione “per fare propaganda, per farsi pubblicità, è lo Stato islamico che si è impadronito dei questo atto. Ma sul campo è stato Okba Ibn Nafaa, che appartiene ad Al-Qaida nel Maghreb islamico ad aver organizzato l’attacco“, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Interni, Mohamed Ali Aroui.