Taranto, trovato cadavere di un 70enne: morto da una settimana, il cane vegliava su di lui

Ennesima storia di solitudine e abbandono. In un appartamento a Taranto è stato ritrovato il corpo privo di vita di un uomo di 70 anni. La vittima era morta da 8 giorni.

Taranto, trovato cadavere di un 70enne: morto da una settimana, il cane vegliava su di lui

Continuano ad arrivare le allarmanti storie di solitudine e spesso anche di abbandono che affliggono molti anziani e non solo nel nostro Paese. L’ultimo caso arriva da Taranto, dove nei giorni scorsi è stato ritrovato il corpo privo di vita di un uomo di 70 anni.

A chiamare i vigili del fuoco sono stati i condomini di una palazzina in via Pola angolo via Cesare Battisti, a Taranto, che non solo da giorni non avevano notizie dell’uomo che viveva accanto a loro, ma che avevano anche percepito un forte odore provenire dal suo appartamento.

Quando i vigili sono entrati all’interno della casa, hanno fatto la macabra scoperta. Ai piedi del letto è stato ritrovato l’uomo 70enne in avanzato stato di decomposizione. Stando alle prime analisi, la vittima era morta da più di una settimana, da circa 8 giorni.

Al suo fianco era presente il fedele amico a quattro zampe, un incrocio di pastore tedesco, che ha vegliato al suo fianco per tutto il tempo, tanto da non muoversi neanche all’arrivo dei soccorsi. Ora, l’animale è stato preso in consegna dai veterinari dell’Asl. Gli esami che sono stati svolti sul corpo del 70enne non hanno evidenziato segni di violenza.

Restare soli è come morire

Anche il Papa ad inizio anno, ha speso delle dure parole riguardo la solitudine che colpisce molte persone nel mondo, in particolare gli anziani spesso abbandonati. Definita come un “inferno“, è stato confermato tramite numerose ricerche scientifiche che la solitudine riduca la durata della vita, tanto da paragonare questa riduzione al consumo di 15 sigarette al giorno, o all’obesità. 

Sono in molti che arrivano anche a togliersi la vita a causa della solitudine ma, nonostante siano aumentate le persone che si battono contro questo “inferno”, mettendolo sotto ai riflettori perché qualcuno possa finalmente aiutare a prevenire queste morti ingiuste, non è stato fatto ancora nulla, ed i decessi – così come i suicidi – continuano.

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