Ha dato la sua vita per salvare quella di altri, così è morto il medico Giovanni Buccoliero, 61 anni a novembre e primario del reparto di Medicina. Inutili sono stati i tentativi di rianimarlo, nella tarda mattinata di giovedì 21 luglio il medico ha perso la vita per un malore, probabilmente un infarto.
Nelle ore successive si era sparsa la voce di un suo turno di lavoro che durava da 24 ore, pare però che sia arrivata la smentita dalla Asl di Taranto che tiene a precisare: “Il dottor Buccoliero non era di turno – così come spiega il direttore sanitario Sante Minerba – avrebbe dovuto fare il turno notturno, dalle 21, ma era passato dall’ospedale, come fa spesso chi ha ruoli apicali nella sanità, per verificare la situazione in reparto e per senso di responsabilità. Era un medico generoso e dedito ai pazienti”.
La tragedia colpisce l’ospedale di Taranto, medico muore durante le visite in corsia
Al di là di conferme o smentite, questa triste storia ha riaperto lo spinoso dibattito sulla questione dei massacranti turni a cui i medici sono obbligati per la mancanza di personale e la difficile situazione in cui versano molti ospedali nelle varie regioni d’Italia.
Resta il fatto che intorno alla vicenda, a quanto pare, è stato aperto un fascicolo presso la Procura di Taranto per chiarire e accertare i fatti intorno ad una morte che è ancora tutta da chiarire, soprattutto tenendo conto delle testimonianze dei colleghi, sopraffatti e attoniti per questa vicenda.
La scomparsa del medico, lascia l’amaro in bocca e dà l’occasione per esprimere tutto il rispetto e la stima che Buccoliero si era conquistato durante una carriera dedita al prossimo, con grande passione e serietà: “Notizia ancora più sconvolgente per il contesto in cui la sua vita si è improvvisamente spenta. Medico sino ai suoi ultimi istanti, persona mite e gentile nel ricordo dei tanti amici e colleghi. Lascia a noi tutti un esempio di grande professionalità ma anche un monito a riflettere sulle condizioni difficili in cui di questi tempi, ovunque e a qualsiasi livello, si svolge il nostro lavoro”, così lo ricorda emozionato e commosso in una nota Cosimo Nume, presidente dell’Ordine dei medici di Taranto.