In questi giorni una eccezionale ondata di caldo si sta abbattendo sull’Italia, specialmente sulle regione meridionali, dove nella giornata di ieri si sono toccati anche i 40 gradi centigradi. Molte persone devono ancora ricevere il vaccino anti Covid-19, e da poco tempo anche i più giovani possono sottoporsi alla somministrazione del siero contro il coronavirus Sars-CoV-2. Ma il caldo sta provocando numerosi disagi tra utenti e personale in servizio negli hub vaccinali.
Nella giornata di ieri un increscioso episodio si è verificato a Manduria, nell’hub vaccinale della cittadina tarantina. Qui una giovane ragazza si è sentita male proprio a causa del forte caldo. La giovane stava aspettando il suo turno per poter ricevere il siero anti Covid, quando all’improvviso ha avuto un mancamento. Immediatamente soccorsa dal personale sanitario presente in struttura, la ragazza si è ripresa poco dopo ed è stata tenuta sotto osservazione per un’ora.
La madre: “Grazie a tutti loro”
La mamma della ragazza, che aveva accompagnato la vittima del malore insieme all’altra sorella, ha voluto ringraziare tutti e ha scritto una lettera ai giornali locali, in particolare ai colleghi de La Voce di Manduria. “Gente che boccheggiava, ansimava, grondava sudore. Tutto ciò per ore di attesa, una delle mie ragazze, non tollerando il forte caldo, ha avuto un malore e devo dire che in questo mondo, dove tutti giudicano tutto, esistono ancora persone di cuore, per me oggi angeli che prontamente si sono attivati a soccorrerla. L’hanno messa in un’area più ventilata, e monitorata per circa un’ora. Mentre ero in ansia per mia figlia, guardavo queste persone che oggi voglio ringraziare che nonostante stessero lavorando in una condizione disumana, erano lì a fare conforto e sicurezza” – così scrive la madre della giovane.
Una situazione, quest’ultima, che sarebbe stata segnalata in diversi hub vaccinali della zona, ma anche della regione Puglia. Ciò ha portato il sindaco di Sava, sempre in provincia di Taranto, ad interfacciarsi con le autorità, affinchè comunichino quali provvedimenti intendono prendere contro questa incresciosa situazione.
“Recatami oggi (ieri per chi legge, ndr) presso il centro vaccinale di Manduria, alle ore 14,00, per sottoporre le ragazze alla somministrazione della prima dose, vi posso assicurare che sotto quei teloni sembrava di essere arsi vivi” – così scrive un’altra persona che ha deciso di sottoporre le sue figlie alla vaccinazione contro il Covid-19. Sul caso si attendono eventuali risposte da parte delle autorità.