Svolta nella morte di Mattia Caruso: la fidanzata confessa l’uccisione

Per quattro giorni l'omicidio di Mattia Caruso ha tenuto l'Italia con il fiato sospeso. Stamattina, 29 settembre, la clamorosa svolta. La fidanzata ha confessato di averlo ucciso.

Svolta nella morte di Mattia Caruso: la fidanzata confessa l’uccisione

L’omicidio di Mattia Caruso, 31enne di Albignasego, nel Padovano, ha tenuto con il fiato sospeso milioni di italiani per quattro giorni, sin da quando, nella notte tra domenica e lunedì, è stato ritrovato agonizzante dai soccorritori, sino al tragico epilogo. La morte di Mattia è stata costellata, sin dall’inizio, di grossi punti interrogativi. 

Sarebbe stato ucciso da un uomo mascherato. Questa è stata la versione fornita dalla fidanzata, Valentina Boscaro, sino a stamattina, 29 settembre; giorno della clamorosa svolta nelle indagini complicatissime per far luce sull’accaduto. Una confessione, quella della Boscaro, sua compagna da circa 2 anni, ha messo la parola fine al giallo della morte di Caruso.

La confessione choc 

Stando a quanto ricostruito, la coppia ha trascorso la serata di domenica in un locale ai laghi di Sant’Antonio, tra Montegrotto e Torreglia, per poi rientrare a casa, intorno alle 23:30. Sono saliti in auto, hanno percorso pochi chilometri, sino a quando la vettura, con alla guida Mattia, si è fermata in una piazzola di sosta. A questo punto, a proseguire è la stessa Boscaro che ha allertato i soccorritori di una presunta aggresssione subita dal suo fidanzato. Quello che i sanitari si sono ritrovati dinnanzi agli occhi è una scena a dir poco agghacciante: Valentina sul ciglio della strada, vicino all’auto, con a bordo Mattia agonizzante, in una pozza di sangue. Per 4 lunghi giorni ci si è chiesti chi mai avrebbe potuto aggredire il 31enne, che trasferito immediatamente in ospedale, è spirato poco dopo. 

L’unica certezza era la presenza, sul suo corpo, di un gran numero di ferite da accoltellamento. Stamattina la Boscaro, incalzata dal pm Roberto Piccione, è crollata, assieme la suo castello di menzogne e tentativi di depistaggio. Nessun aggressore dietro l’omicidio del povero Mattia. Ad ucciderlo lei stessa, al culmine di una lite, giustidicando il gesto con il comportamento violento che Caruso avrebbe adottato con lei durante la relazione. 

Mattia avrebbe fermato l’auto improvvisamente , dicendo di avere una questione in sospeso da risolvere, sino allo scoppio di una lite violenta in cui lei lo avrebbe colpito più volte con un coltello a serramanico, di proprietà della vittima, che ha deposto, a fine aggressione, in una tasca di pantaloni della vittima. Fatale una coltellata al cuore. Ora la ragazza è in stato di fermo e su di lei pende un’accusa gravissima: quella di omicidio volontario.

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