Svolta nel giallo di Vieste: trovato il corpo del pescatore ucciso

E' stato arrestato l'uomo che avrebbe ucciso il pescatore, che è anche suo cognato. L'uomo ha sparato un colpo di fucile al petto del 39enne e poi si è sbarazzato del cadavere gettandolo in mare

Svolta nel giallo di Vieste: trovato il corpo del pescatore ucciso

Il cadavere di Antonio Di Mauro, il pescatore è stato trovato a 12 miglia da Vieste. Il corpo dell’uomo è stato recuperato alle ore 21.20, nella baia di Vignanotica, dopo che un sub lo aveva segnalato durante una battuta di pesca. Il sub ha lanciato l’allarme e subito i sommozzatori dei Vigili del fuoco hanno dato il via alle operazioni. Già in questi giorni i sommozzatori avevano perlustrato la zona in cerca del corpo, ma le ricerche non avevano dato alcun esito. Per la vicenda i militari hanno tratto in arresto Riccardo Bradamante, un uomo di 37 anni che è anche cognato della vittima. L’uomo è accusato di omicidio e occultamento di cadavere.

Dalle indagini i Carabinieri hanno ricostruito la vicenda: a quanto pare il colpo è esploso in mare aperto e ha preso proprio al petto Di Mauro. L’omicido è frutto di vecchie liti familiari, di natura anche economica, e sarebbe stato questo il movente che avrebbe spinto Bradamante ad uccidere il cognato. Poi il Bradamante avrebbe gettato il cadavere in mare aperto, e avrebbe fatto finta di nulla quando ha saputo della scomparsa del cognato. Ma non aveva previsto che un testimone avrebbe assistito alla scena. Il giovane testimone guarda caso si trovava in mare con la vittima, ed è stato lui che ha denunciato i fatti ai Carabinieri, che hanno aperto l’inchiesta.

Il giovane ha anche aggiunto di aver visto Bradamante mentre erano in mare, poiché questi, a bordo della sua imbarcazione, aveva chiesto loro alcune informazioni. I due avevano litigato, e poi Bradamante era andato via. L’uomo era tornato dopo circa mezz’ora, ha imbracciato un fucile da caccia calibro 12 e ha sparato un colpo dritto al petto del cognato. Il testimone ha anche dichiarato che il Bradamante gli aveva detto di gettare in mare il cadavere, ma egli aveva rifiutato, così ci aveva pensato lui stesso.  

Accertatosi che il corpo del cognato fosse trascinato dalle acque, il Bradamante si era poi allontanato. Dopo la denuncia del giovane, i Carabinieri hanno rintracciato Bradamante e perquisito la sua imbarcazione. Dopo aver trovato il fucile e delle macchie di sangue, Bramante è stato arrestato e trasferito al carcere di Foggia. L’uomo non ha voluto rispondere alle domande del Pubblico ministero, e si attendono ulteriori sviluppi sulla situazione. 

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