Mentre l’Italia pensa a rimedi drastici per il sovraffollamento delle carceri, in Svezia hanno il problema opposto: negli ultimi anni i detenuti sono calati costantemente e, di conseguenza, il sovraffollamento delle carceri non è neanche lontanamente ipotizzabile, così come le parole “indulto” e “amnistia” non fanno parte del vocabolario svedese.
I dati parlano di un calo che dura da quasi dieci anni, dal 2004 circa l’1% in meno all’anno, mentre dal 2011 al 2012 si è scesi addirittura del 6%, trend che dovrebbe ripetersi anche quest’anno.
Per questo motivo le autorità svedesi hanno deciso di chiudere quattro delle carceri del Paese, quelle di Åby, Håja, Båtshagen e Kristianstad, oltre ad un centro di recupero, strutture che saranno vendute o riconvertite. “Abbiamo constatato una straordinaria riduzione nel numero di detenuti che ci consente di chiudere alcune delle nostre infrastrutture che al momento non risultano necessarie,” ha spiegato Nils Öberg, capo dell’autorità penitenziaria svedese.
La causa di questa diminuzione potrebbe riguardare “gli sforzi in materia di riabilitazione e prevenzione del governo svedese” ha affermato Nils Öberg in un’intervista al Guardian, mentre un’altra ipotesi è che alla base di questo drastico calo di criminalità ci sia la tendenza dei giudici ad assegnare pene più miti per i reati legati alla droga, in seguito ad una decisione del 2011 della Corte suprema svedese, o per quelli legati a furti e crimini violenti che, dal 2004 al 2012, sono scesi rispettivamente del 36% e 12%. “Quel che è certo – conclude Nils Öberg – è che la pressione del sistema della giustizia penale negli ultimi anni è diminuita notevolmente”.
Secondo l’International Centre for Prison Studies, la Svezia si colloca al 112esimo posto nella graduatoria dei Paesi con il più alto numero di detenuti, con 6,364 persone, ovvero, 67 ogni 100mila abitanti mentre l’Italia si trova in 27esima posizione con 64,835 persone in carcere, in pratica 106 ogni 100mila abitanti. Questa speciale classifica è guidata dagli Stati Uniti, che nelle proprie carceri ospitano 2,239,751 detenuti, ovvero circa 716 persone ogni 100mila.
E se invece di stare qua a parlare di amnistia e indulto il nostro Paese prendesse accordi con la Svezia per spedire lassù qualche nostro insigne detenuto (o futuro detenuto)? Magari i nostri parlamentari perderebbero meno tempo a parlare di provvedimenti di clemenza e si potrebbero concentrare di più sui problemi del Paese? Chi lo sa, probabilmente non cambierebbe niente.