Un gesto di provocazione che riaccende i riflettori sulla presenza di ideologie estremiste nei contesti giovanili e scolastici ha scosso la comunità educativa di Gioia del Colle. Mercoledì 31 gennaio, durante un’assemblea d’istituto presso il liceo scientifico Ricciotto Canudo, un ex studente ha esposto una svastica su un grande cartellone rosso, attirando immediatamente l’attenzione di docenti e studenti presenti.
L’autore dell’azione, il cui nome non è stato divulgato, ha scelto di collocarsi accanto a una cassa da cui risuonava “Faccetta nera“, un noto brano che evoca il periodo fascista italiano, intonando alcune strofe della canzone. Questo atto ha suscitato sdegno e preoccupazione tra i partecipanti.
Il gesto del giovane ha inoltre stimolato un’ampia riflessione sulla diffusione di simboli e ideologie che appartengono a uno dei capitoli più bui della storia contemporanea. La scelta di questo simbolismo, particolarmente provocatorio in un momento di celebrazione della resistenza antifascista sembra tutto tranne che casuale.
A distanza di poche ore dalla pubblicazione del report dell’Osservatorio regionale sui neofascismi, che segnala un inquietante interesse verso queste ideologie soprattutto tra i giovani e nei contesti di formazione, questo episodio acquisisce un significato ancora più allarmante.
La scuola, da sempre luogo di formazione non solo accademica ma anche civica e morale, si trova ora di fronte alla sfida di rispondere a queste manifestazioni, promuovendo al contempo valori di rispetto, tolleranza e democrazia. Gli insegnanti, gli studenti e l’intera comunità sono chiamati a riflettere su come affrontare e prevenire la diffusione di ideologie di odio, garantendo che gli ambienti educativi rimangano spazi sicuri e inclusivi per tutti.