Susanna muore con il bimbo al nono mese di gravidanza: la famiglia si oppone all’archiviazione

Susanna è morta il 6 ottobre 2020 in seguito a un malore mentre era al nono mese di gravidanza e con lei è deceduto anche il piccolo che portava in grembo. La Procura ha chiesto l’archiviazione del caso, ma la famiglia si è opposta.

Susanna muore con il bimbo al nono mese di gravidanza: la famiglia si oppone all’archiviazione

Susanna, è morta il 6 ottobre del 2020, in seguito a un malore mentre era al nono mese di gravidanza e con lei è deceduto il piccolo che portava in grembo.

Vincenzo Cataldi, marito della donna, assieme alla famiglia di Susanna, con il loro legale, si è opposto alla richiesta di archiviazione da parte della Procura. Se è vero che l’autopsia ha chiarito che sua moglie è deceduta per un‘aneurisma cerebrale e suo figlio per ipossia uterina, i familiari delle due vittime chiedono verità e giustizia, convinti che quelle due morti si sarebbero potute evitare.

L’accaduto

Il magistrato che ha disposto l’archiviazione del caso ha ritenuto che non ci siano state responsabilità né da parte degli operatori del 118 che hanno soccorso Susanna, né da parte dell’ospedale. Diversi medici interpellati dalla famiglia della vittima, al contrario, sono del parere che l’aneurisma rivelatasi fatale per la donna, abbia potuto avere origine dalla gestosi. 

Susanna era obesa, soffriva di diabete gestazionale e, per via delle sue patologie, necessitava di un parto cesareo programmato (cosa che non è accaduta). L’ospedale Sant’Andrea, in cui la donna è arrivata, non era attrezzato per la sua situazione, essendo sprovvisto del reparto maternità e della terapia intensiva neonatale.

A tutto ciò si aggiungono i minuti preziosi persi mentre le si prestava soccorso… quelli serviti agli operatori per indossare le tute anti-Covid, anche se Susanna non aveva contratto il virus ma aveva semplicemente un po di febbre per via della gravidanza, e quelli serviti per scenderla giù dal suo appartamento dato che i soccorritori, essendo la donna pesante, non ce la facevano da soli.

E mentre la famiglia di Susanna è in attesa di essere convocata dal giudice che deciderà sull’archiviazione o meno del caso, il marito della vittima si lascia andare ai ricordi, dicendo: “Pensavamo che non avremmo mai potuto avere figli. Quando Susanna è rimasta incinta abbiamo toccato il cielo con un dito. Chiediamo che sia fatta giustizia. Quel giorno mi hanno portato via tutto, una cosa del genere non deve accadere più”. 

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