Super Green Pass, soffre la ristorazione: in due giorni bar e ristoranti si sono svuotati

L'allarme è lanciato da Tutela Nazionale Imprese Italia che fa presente come in questi primi due giorni di introduzione del Super Green Pass le presenze in bar e ristoranti sono diminuite di molto, causando una perdita di decine di migliaia di euro al giorno.

Super Green Pass, soffre la ristorazione: in due giorni bar e ristoranti si sono svuotati

In tutte le città italiane in questi giorni lo scenario è quasi lo stesso: dehors di bar e ristoranti vuoti, poche persone all’interno dei locali e all’orizzonte una nuova crisi per il settore della ristorazione e del turismo, già duramente colpito durante la prima fase della pandemia di Covid-19.

La causa non è un nuovo lockdown, ma sarebbe da ricercare secondo gli addetti ai lavori nell’introduzione del Super Green Pass, che dal 10 gennaio obbliga ad avere per forza il pass vaccinale per poter consumare ai tavoli situati all’esterno di bar e ristoranti e al bancone già da diverse settimane. La cosiddetta “certificazione verde” sarà obbligatoria anche per entrare e soggiornare negli alberghi.

Una norma che dal Governo è stata introdotta con il fine ultimo di limitare i contagi e rendere più sicuri gli ambienti di ristorazione, ma che sta preoccupando e non poco l’associazione Tutela Nazionale Imprese Italia. “Siamo aperti, ma vuoti. Siamo affrontando, di fatto, un nuovo lockdown e senza aiuti inizieranno a chiudere le aziende e fioccheranno i licenziamenti” – così fa sapere in una nota la TNI.

Manifestazione oggi

Per questo l’associazione ha deciso che per oggi 12 gennaio sarà tenuta una manifestazione in piazza Santi Apostoli a Roma per denunciare questa incresciosa situazione. “Facciamo appello a tutto il mondo della ristorazione, ma anche a tutti quegli imprenditori colpiti dalla crisi, perché si uniscano a noi in questa battaglia” – così informa l’associazione TNI, che chiede il sostegno di tutti.

L’associazione ha poi fatto presente che in questo periodo, come accade ormai da anni, i costi dell’energia elettrica lievitano sempre di più e secondo uno studio della Cgia di Mestre le aziende italiane pagheranno “36 miliardi di euro in più rispetto al 2019 solo per l’aumento delle tariffe elettriche”.

“Oggi considerando la fascia di età tra i 20 e i 69 anni ci sono in Italia 5,3 milioni di persone che non possono consumare in bar e ristoranti, né all’interno né all’aperto. Considerando per queste persone la frequenza di consumo che si applica normalmente, possiamo dire che c’è una potenziale mancata domanda di 28-30 milioni di euro al giorno” – questo comunica Luciano Sbraga, vice direttore di Fipe Confcommercio.

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