Sulmona (L’Aquila) – Da sempre conosciuta come la città dell’amore, Sulmona ha ispirato poeti e letterati con il suo fascino senza tempo. Non possiamo che essere tutti d’accordo su questo. Tuttavia, ciò che è accaduto qualche giorno fa nella cittadina che ha dato i natali a Ovidio ha superato di gran lunga il semplice omaggio al sentimento più nobile e decantato della storia umana.
L’amore, tanto celebrato dal poeta latino, si è trasformato in un curioso episodio di disturbo della quiete pubblica, assumendo contorni inaspettati e, per certi versi, esilaranti.Ma veniamo ai fatti.Nel cuore della notte, i residenti di un condominio in una zona periferica della città sono stati bruscamente svegliati da rumori insoliti, così intensi e insistenti da far pensare inizialmente a un sinistro o a un veicolo in avaria. Urla e suoni amplificati hanno generato panico e confusione, inducendo alcuni abitanti a contattare le forze dell’ordine per segnalare l’anomalia.
Quando la polizia è giunta sul posto, la realtà dei fatti è emersa in tutta la sua singolarità: non si trattava di un guasto meccanico né di un’emergenza, bensì di una coppia di giovani in preda alla passione, impegnata in un incontro particolarmente ardente. L’intensità della loro unione, evidentemente, non si era limitata a rimanere tra le quattro mura, ma aveva letteralmente coinvolto tutto il quartiere, al punto da far pensare agli allarmati condomini che stesse accadendo qualcosa di ben più serio.
Gli agenti, dopo aver verificato la situazione, hanno invitato i due protagonisti della vicenda a moderare i toni, sottolineando come la libertà individuale debba sempre conciliarsi con il rispetto per il prossimo, soprattutto nelle ore notturne. L’amore, in tutte le sue forme, è certamente un valore universale, ma quando si trasforma in una performance acusticamente invadente, può diventare motivo di disturbo.L’episodio ha suscitato un’ondata di commenti ironici tra i cittadini, con alcuni che hanno scherzato sull’importanza di insonorizzare meglio le abitazioni in vista di eventuali futuri “eccessi di passione”.
D’altronde, in un periodo storico in cui si discute di incentivi alla natalità e di rilancio demografico, c’è chi ha visto nella vicenda una singolare, seppur rumorosa, forma di impegno sociale.Concludendo, forse oltre agli architetti e agli urbanisti, anche i progettisti del quieto vivere dovrebbero iniziare a riflettere su soluzioni per conciliare la dimensione intima con quella comunitaria. Perché, in fondo, anche questo fa parte del meraviglioso e complesso mondo dell’amore.