Studenti non riescono a seguire lezioni in Dad e vanno a scuola: arrivano i carabinieri

Intervento dei militari dell'Arma a Casto, piccolo comune della provincia di Brescia, dove la Preside di un istituto di scuola media ha fatto entrare alcuni alunni che non potevano seguire la Dad da casa. Tutti sono stati rimandati a casa.

Studenti non riescono a seguire lezioni in Dad e vanno a scuola: arrivano i carabinieri

A Casto, piccolo comune della provincia di Brescia, attualmente in zona aracione rafforzata, i carabinieri della locale stazione sono dovuti intervenire presso una scuola media dove in una classe erano presenti più studenti del previsto. In zona arancione rafforzata le scuole medie devono chiudere completamente, fatta eccezione per la frequenza che resta in presenza per gli alunni con disabilità. Il Preside dell’istituto in questione, rendendosi conto che alcuni alunni non riuscivano a seguire bene lezioni da casa, ha fatto andare in classe gli studenti. La situazione non è sfuggita però ai militari dell’Arma, che sono arrivati nel plesso scolastico. 

I carabinieri hanno chiesto al Preside quale fosse la situazione allinterno dell’istituto scolastico, e in una classe hanno trovato quindici studenti. Cinque di loro avevano delle disabilità, per cui la normativa anti Covid consente a questi ultimi di essere presenti in presenza a scuola. Gli altri dieci studenti, però, sarebbero stati presenti proprio perché non partecipavano attivamente alle lezioni con la Dad . Gli agenti hanno fatto andare via tutti gli scolari, che sono tornati a casa. 

Segnalazione al tribunale dei minori

Contestualmente i carabinieri hanno segnalato la situazione alla Procura dei Minori. I ragazzi sono tornati a casa con i loro genitori, i quali avrebbero dovuto vigilare sui propri figli. Tra l’altro, da diverse settimane, la questione sull’apertura delle scuole è al centro del dibattito politico, e c’è chi spinge anche per una chisura totale degli istituti scolastici di ogni ordine e grado in tutta Italia. 

Le nuove varianti del Covid infatti colpirebbero di più bambini e ragazzi, quindi fasce d’età molto giovani. Tra l’altro il Governo, con l’introduzione del nuovo Dpcm valido dal 6 marzo al 6 aprile, ha stabilito che le scuole dovranno restare chiuse anche in quei territori dove l’indice di contagio è superiore ai 250 abitanti infetti ogni 100.000. 

Intanto 49 comuni lombardi hanno dovuto adottare forti restrizioni, sia con l’introduzione di zone rosse che arancioni rafforzate. In queste aree le scuole sono quasi tutte chiuse. In provincia di Como la situazione è molto delicata e ogni plesso scolastico ha chiuso i battenti, mentre sono 18 le scuole chiuse in provincia di Mantova, dieci in quella di Milano e dodici nel pavese.

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