Si è consumato martedì mattina poco prima delle 10 tra i banchi di scuola, di fronte agli occhi impressionati dei compagni, questo tragico evento che ha stroncato la vita di un ragazzino 14enne di Bologna.
Si chiamava Enrico Adamo lo studente che frequentava il primo anno dell’indirizzo geometri dell’istituto Keynes di via Bondanello a Castel Maggiore, stava ascoltando l’insegnante di geografia durante la seconda ora di lezione quando si è improvvisamente sentito male e si è accasciato sul suo banco e non si è più rialzato. Si sono dimostrati inutili tutti i tentativi di rianimarlo, anche con defibrillatore, messi in atto dai medici del 118 di Bologna Soccorso chiamati tempestivamente dal personale scolastico che non hanno però scongiurato la tragedia.
Nella scuola sono arrivati anche i Carabinieri della stazione di Castel Maggiore, che stanno svolgendo delle indagini sulla dinamica dell’accaduto. Il ragazzino svolgeva normalmente le lezioni di educazione fisica e godeva di buona salute. “Non ci risulta che soffrisse di particolari patologie – fanno sapere dalla scuola – abbiamo fatto il possibile per intervenire sul momento”. Il 14enne figlio unico orfano di padre, deceduto alcuni anni fa per problemi cardiaci, originario di Alcamo in Sicilia, viveva con i nonni e altri parenti in provincia di Bologna dove si era da poco trasferito. La madre, che in questi giorni si trova in Sicilia da alcuni parenti, è stata avvertita della tragedia ed è tornata a Bologna.
Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini porge “le più sentite condoglianze” alla famiglia del ragazzino bolognese e anche a quella di un 17enne morto in modo analogo a Ostuni, in Puglia. Sotto shock i compagni e l’intera scuola, “La scuola è un luogo di vita, dove si socializza e si diventa grandi insieme. Tragiche fatalità come queste – sottolinea il ministro Stefania Giannini – richiedono alla comunità scolastica una cura particolare per l’elaborazione di un lutto che colpisce ancora più duramente perché avvenuto nel corso delle normali attività didattiche“.
Si ignorano al momento le cause del decesso del 14enne, per questo il Pm di Bologna Francesco Caleca ha disposto l’autopsia sul corpo del ragazzo per a far luce sulle ragioni della sua morte.