Strage di Alessandria, confessa il proprietario: “Volevo i soldi dell’assicurazione”

Svolta nelle indagini per l’esplosione della cascina di Quargnento dove hanno perso la vita tre vigili del fuoco. In manette il proprietario, che ha confessato di aver provocato l’esplosione per incassare i soldi dell’assicurazione

Strage di Alessandria, confessa il proprietario: “Volevo i soldi dell’assicurazione”

Il giorno dopo i funerali dei tre vigili del fuoco, che hanno perso la vita nell’esplosione della cascina di Quargnento nell’alessandrino, arriva la svolta nelle indagini con il fermo di Giovanni Vincenti, 55 anni, proprietario dell’immobile.

L’uomo ha confessato agli inquirenti di aver posizionato sette bombole di gas nei due edifici della sua cascina, per provocare un’esplosione, che avrebbe poi denunciato all’assicurazione quale fatto doloso, al fine di incassare il premio di 1,5 milioni di Euro. La polizza era stata stipulata ad Agosto.

La svolta nelle indagini è arrivata grazie alle riprese delle telecamere di sorveglianza della zona, che hanno immortalato l’uomo e sua moglie, mentre portavano le bombole di gas in cascina, e il ritrovamento, nella loro abitazione, di un foglio con le istruzioni dei timer posizionati per provocare l’esplosione.

La deflagrazione doveva essere una sola alle ore 1.30, ma per errore un timer è stato programmato a mezzanotte, provocando l’esplosione delle prime due bombole e il conseguente intervento dei vigili del fuoco. Quando il primo focolare era quasi spento, il Vincenti è stato avvisato telefonicamente dai Carabinieri, e in quel momento ha omesso di segnalare la presenza delle altre bombole che continuavano a far uscire gas. Una omissione che è costata la vita ai tre vigili del fuoco: Matteo Gastaldo, 46 anni, Marco Triches, 38 anni e Antonio Candido, 32 anni, oltre al ferimento di altri due pompieri e di un carabiniere.

Per questo motivo, oltre ai reati di disastro doloso e lesioni volontarie, al Vincenti viene contestato il reato di omicidio plurimo. Secondo il procuratore capo di Alessandria, Enrico Cieri, l’uomo avrebbe avuto mezz’ora di tempo, dalla telefonata dei carabinieri alla seconda esplosione, quella fatale, per avvisare i militari della presenza delle altre bombole. Insieme al Vincenti, è indagata anche la moglie per concorso, ma la donna per il momento resta a piede libero.

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