Stop ai cellulari a scuola, si ritorna a diario e penna

La circolare ministeriale vieta l'uso degli smartphone per qualsiasi scopo, inclusi quelli didattici, mentre tablet e computer possono essere utilizzati sotto la guida del docente.

Stop ai cellulari a scuola, si ritorna a diario e penna

L’anno scolastico 2024/2025 porterà due significative novità nel panorama educativo italiano, annunciate dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Tra le principali misure, il divieto dell’uso dei cellulari nelle classi fino alla terza media e il ritorno del diario cartaceo per segnare i compiti.

La prima novità riguarda l’eliminazione degli smartphone dalle aule scolastiche. Il ministro Valditara ha firmato una circolare che vieta l’uso dei cellulari per qualsiasi scopo, anche didattico, dall’infanzia fino alle scuole medie. “Non credo che si faccia una buona didattica con un cellulare,” ha dichiarato Valditara durante il convegno “La scuola artificiale – Età evolutiva ed evoluzione tecnologica,” tenutosi a Palazzo San Macuto a Roma. Tuttavia, il ministro ha specificato che questa misura non riguarda l’uso di tablet o computer, che dovranno essere utilizzati sotto la guida del docente.

La precedente circolare del 2022 permetteva l’uso dei dispositivi elettronici solo se autorizzato dal docente per finalità didattiche e formative, seguendo le linee guida e i regolamenti degli istituti scolastici. La nuova direttiva, invece, mira a creare un ambiente di apprendimento più concentrato e meno dipendente dalla tecnologia mobile, almeno fino alla terza media.

La seconda innovazione introdotta dal ministro è il ritorno del diario cartaceo per segnare i compiti da fare a casa. “Ho firmato un’altra circolare per far sì che dall’anno prossimo ritorni il diario, il buon vecchio diario di una volta, dove il bambino segna con la sua mano e la sua penna cosa deve fare e i compiti per casa,” ha spiegato Valditara. Negli ultimi anni, il diario cartaceo era stato in gran parte sostituito dal registro elettronico, che spesso richiedeva l’intervento dei genitori per essere consultato dai bambini.

Il ministro ha sottolineato l’importanza di questo ritorno alle origini: “Il bambino doveva consultare quella scheda elettronica oppure ricorrere ai genitori. I genitori continueranno a essere avvisati con il registro elettronico in modo che possano controllare, ma il bambino si abitua a scrivere.” Questa iniziativa punta a migliorare le competenze di scrittura e organizzazione personale degli studenti, promuovendo una maggiore autonomia.

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