Una donna di 30 anni è stata arrestata nella notte tra l’11 e il 12 gennaio 2021 a Brindisi. Secondo quanto riferiscono i media locali, la giovane si trovava alla guida di un’auto intorno all’1:30 della sera, in orario di coprifuoco notturno, mentre transitava in via Lanzellotti, al rione Sant’Angelo. Sul posto si trovava a transitare una pattuglia della Polizia di Stato, che notando la vettura l’ha immediatamente fermata.
I poliziotti hanno chiesto alla 30enne che cosa ci facesse a quell’ora fuori da casa, e lei con tutta tranquillità ha detto che si era recata in farmacia per prendere dei medicinali. Tale circostanza però non ha convinto i poliziotti, che già subito dopo un controllo delle generalità hanno notato che la donna aveva dei precedenti per droga.
Per cui i poliziotti hanno proceduto ad una perquisizione veicolare e personale. Infatti gli uomini in divisa hanno trovato due involucri in cellophane trasparente e termosaldati che contenevano del materiale semi-essicato, che una volta analizzato si è rivelato essere marijuana. Sempre durante la perquisizione personale, nel giubbotto che indossava la 30enne è stato trovato un coltello a serramanico lungo 6 cm, e considerato quindi arma bianca. Anche sul possesso di quest’oggetto la giovane non ha saputo fornire risposte convincenti. A questo punto gli agenti hanno deciso di effettuare una relativa perquisizione domiciliare.
La 30enne ha detto di vivere da un’amica
Quando ha saputo che i poliziotti volevano recarsi a casa sua, la giovane donna ha spiegato loro che momentaneamente viveva come ospite da un’amica. Anche in questo caso la Polizia ha voluto verificare la veridicità dei fatti, e una volta sul posto non hanno potuto far altro che notare di come l’appartamento indicato fosse solo attrezzato per una persona. A questo punto la 30enne si è decisa a dire realmente a comunicate l’esatto luogo in cui era domiciliata.
Tutta la casa è stata perquisita da cima a fondo. Qui i poliziotti hanno trovato quello che cercavano, e i sospetti sono stati confermati: anche in casa la 30enne aveva materiale ed arnesi utili per preparare lo stupefacente. Precisamente sono state trovate varie bustine contenenti materiale essicato, un bilancino digitale e un grinder metallico. A questo punto agli inquirenti non è restato altro da fare se non arrestare la donna.
Le accuse di cui dovrà rispondere sono detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e porto abusivo di strumento atto ad offendere. Unitamente a questi reati, tutti di natura penale, la giovane dovrà rispondere di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, in quanto non ha indicato il suo domicilio correttamente nel tentativo di eludere i controlli anti droga degli investigatori. In totale è stato sequestrato un quantitativo di stupefacente del peso di 1,150 chilogrammi.