L’Italia deve il suo irresistibile fascino anche alla sua vasta gamma di tradizioni culturali, gastronomiche e religiose. “Paese di santi, poeti e navigatori” oppure “Paese che vai, usanza che trovi”. La passione per il mare e le nostre abilità tra le onde sono suffragate dall’illuminante storia delle Repubbliche Marinare, autentici gioielli socio economici e fari illuminanti per l’Europa di quelle epoche. Ed esiste anche un particolare “Sposalizio del mare”.
Ci spostiamo a Cervia, ridente località balneare sulla riviera romagnola, oggetto di notorietà per diversi motivi, tra i quali il locale sale rosa, la succulenta cozza e per lo “Sposalizio del mare”. È proprio su questo interessante tipo di “matrimonio” dal sapore leggermente magico ed esoterico sul quale vogliamo porre la nostra attenzione. Un rito marinaresco che affonda le sue radici nel remotissimo 1445, compie quest’anno l’edizione numero 577.
Leggenda narra che il veneziano Pietro Barbo, futuro Papa Paolo II e di stanza in Cervia in veste di vescovo, si imbatté in una burrasca marina quando era di ritorno via mare da Venezia. Implorò il cielo di calmare le “acque color del vino”, come da omerica espressione, barattando il favore con il suo anello che gettò in mare come pegno. Le sue preghiere vennero ascoltate e riuscì a salvarsi insieme a tutta la ciurma, dando quindi inizio a questa secolare commemorazione dell’evento che si conserva intatta ancora oggi.
In breve, una sfilata di persone in costumi dell’epoca accompagnerà l’anello verso il molo, dove una piccola flotta di imbarcazioni storiche lo attende per portarlo al largo. Tra le autorità presenti, ci sarà ovviamente l’attuale vescovo di Cervia che pronuncerà le seguenti parole di iniziazione del rito: “Benedici o Signore il mare Adriatico, in cui i cervesi e quelli che fanno affari con essi sono soliti navigare…Benedici queste acque, le navi che le solcano, i remiganti, i nocchieri, gli uomini, le merci…”. E subito dopo, getterà l’anello nelle acque. Una squadra di esperti nuotatori proverà a recuperarlo. Il partecipante che riuscirà nell’intento, godrà di prosperità e fortuna insieme a tutta la cittadinanza cervese.
Per chi volesse fare un bel “tuffo nel passato”, Cervia col suo sposalizio vi aspetta nel pomeriggio di domenica 16 maggio.