SportMediaset saluta Franco Ligas, voce storica dello sport tra ironia e competenza

Franco Ligas, storico telecronista e firma di Mediaset, ci lascia all’età di 79 anni, ricordato per la sua ironia, competenza e capacità di rendere ogni evento sportivo un racconto appassionante.

SportMediaset saluta Franco Ligas, voce storica dello sport tra ironia e competenza

Il giornalismo sportivo italiano perde oggi una delle sue voci più riconoscibili: Franco Ligas si è spento all’età di 79 anni, dopo una lunga malattia, all’Ospedale Santa Maria Annunziata di Firenze. Storico telecronista e firma di Mediaset, Ligas ha accompagnato generazioni di telespettatori con commenti mai banali, capaci di unire competenza, ironia e passione autentica.

L’annuncio è stato dato dall’Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana), che ha ricordato come fosse “ironico e sferzante all’occorrenza, mai banale ma sempre curioso”. Nato a Oristano il 10 gennaio 1946, Ligas si trasferì a Firenze a soli 23 anni, dove iniziò un percorso professionale fatto di dedizione e gavetta. L’esordio televisivo risale al 1976 su Tele Libera Firenze, con un’intervista a Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta, all’indomani del trionfo italiano in Coppa Davis, che già mostrava il suo stile brillante e coinvolgente.

Da lì, la carriera di Ligas si sviluppò in modo eclettico: calcio, pugilato, ippica, ciclismo e basket furono raccontati con la stessa passione, senza mai scadere nella superficialità. Il grande salto avviene nel 1984 con l’ingresso in Mediaset, dove Ligas rimane fino al 2013, firmando telecronache storiche che hanno segnato momenti memorabili per gli appassionati di calcio e sport in generale. La sua capacità di passare con disinvoltura dal gol di Maradona al galoppo dei cavalli, dalla Champions League al pugilato, lo ha reso un “tuttologo” apprezzato per versatilità e precisione.

Insieme a Paolo Ziliani, diede vita all’alter ego satirico “Ispettore Ligas”, ironico osservatore delle follie del calcio italiano, confermando la sua creatività e leggerezza nello stile narrativo. Amante del calcio, Ligas era tifoso del Cagliari, squadra della sua terra natale, e della Fiorentina, città che lo accolse e dove nacque suo figlio. Dopo il pensionamento nel 2013, non smise di dedicarsi allo sport: condusse DDADirittura d’Arrivo su Elefante TV, un contenitore quotidiano di otto ore dedicato a discipline meno seguite come ippica e basket, e mantenne vivo il suo pensiero sportivo attraverso il blog personale Francamente vostro.

In queste ore, i messaggi volti a offrire cordoglio non si contano. Sandro Bennucci, presidente dell’Associazione Stampa Toscana, e Franco Morabito, presidente del Gruppo toscano giornalisti sportivi, hanno espresso vicinanza alla moglie Simona Bombacci e alla famiglia, sottolineando l’ammirazione per la professionalità e lo stile inconfondibile di Ligas. Anche la sindaca di Firenze, Sara Funaro, ha ricordato la sua voce “importante per il giornalismo sportivo”, capace di spaziare tra discipline diverse con maestria e passione. Franco Ligas lascia un’eredità indelebile: la capacità di raccontare lo sport con ironia e profondità, di trasformare ogni telecronaca in un racconto appassionante e di far sentire ogni telespettatore parte dell’evento. La sua voce e il suo stile resteranno per sempre nella memoria di chi lo ha seguito, confermandolo come uno dei grandi narratori dello sport italiano.

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