Sperlonga (Latina), turista in spiaggia con febbre molto alta: rimandata a casa

Una turista si è recata a Sperlonga, presso il Lido Olimpo, per passare mezza giornata in spiaggia. La donna, però, al controllo della temperatura da parte della struttura, risultava avere 39.2 di febbre. È stata rimandata subito a casa.

Sperlonga (Latina), turista in spiaggia con febbre molto alta: rimandata a casa

In questo periodo vanno adottate varie misure di sicurezza per poter controllare la diffusione del coronavirus. Una di queste è senza dubbio misurare la temperatura all’interno di strutture frequentate da molte persone. Purtroppo, non tutte le regole vengono rispettate, e ci sono persone che viaggiano anche con la febbre, nonostante le restrizioni. A Sperlonga, una turista proveniente da Roma si è recata in spiaggia al Lido Olimpo, con febbre molto alta.

Da quanto si apprende, la turista voleva passare mezza giornata al mare il giorno della festa della Repubblica ma, nonostante le restrizioni della regione Lazio con tanto di ordinanza, la donna si è recata ugualmente al mare in stato febbricitante. Solo con l’ausilio del termoscanner, l’apparecchio che si utilizza per misurare la febbre a distanza, è stato possibile verificare la temperatura della donna, che segnava ben 39,2°. Questo accessorio non è obbligatorio, ma si è rivelato molto utile alla struttura, in quanto ha potuto segnalare lo stato della donna.

Il Lido Olimpo, prima di far accedere i turisti, li blocca all’ingresso, nell’area parcheggio, per poter misurare la temperatura a chi si vuole recare in spiaggia. Il parcheggiatore del lido spiega di aver misurato la temperatura alla signora e ha dichiarato:” Aveva la temperatura altissima e ho pensato a un errore. Così gliel’ho misurata altre volte: risultato sempre uguale!”.

Come dichiarato dal titolare Francesco Corpolongo, la donna è stata allontanata dal lido: “Il parcheggiatore ha fatto subito allontanare la signora. Ci siamo scusati e l’abbiamo invitata a tornare un’altra volta. Purtroppo in questo momento storico le precauzioni non sono mai abbastanza in particolare in giornate come il 2 giugno in cui sono arrivati turisti da tutta la regione”.

Il titolare avrebbe anche affermato che il dispositivo per il rilevamento della temperatura non è obbligatorio, ma che per loro si è rivelato essenziale“Anche se non eravamo obbligati, abbiamo deciso di fare questa ulteriore spesa, 80 euro che però sono risultati ben investiti. Ci siamo allarmati perché, almeno il dispositivo che abbiamo acquistato noi, sembra molto attendibile, anzi, sui dipendenti è solito rilevare temperature sempre piuttosto basse”. 

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