Spendono 180€ al sushi, se ne vanno senza pagare lasciando un biglietto di insulti

In un noto ristorante cinese in provincia di Torino, un gruppo di ragazzi, non solo non paga il conto, ma lascia anche un biglietto con su scritto pesanti insulti.

Spendono 180€ al sushi, se ne vanno senza pagare lasciando un biglietto di insulti

Tra i numerosi effetti collaterali che ha comportato la pandemia di Covid-19, si legge nella lista anche il pregiudizio di massa. In tanti infatti, presi da un senso di pregiudizio, con forte tendenze al razzismo, hanno iniziato ad imputare la causa del Covid-19 alla Cina. Numerose sono le persone che vengono accusate ingiustamente, la cui unica colpa è quella di essere di etnia cinese.

Episodio a dimostrazione del fatto sembra che sia avvenuto di recente, in provincia di Torino, a Ciriè. In un noto ristorante cinese della zona, “Majide” di via San Maurizio, i proprietari sono tutti Cinesi e sono stati protagonisti da un evento alquanto spiacevole. La sera di martedì scorso, un gruppo composto da sette ragazzi, si sono recati presso il ristorante succitato, sfruttando la formula “All you can eat”.

Alla fine della cena, giunto il momento di pagare il conto, del gruppo nessuna traccia. Si sono dileguati in un colpo d’occhio, ma invece dei soldi, sul tavolo avevano lasciato un biglietto, con su scritto: “La put*** di tua mamma, cinesi di merda ci avete portato il covid“. Un gesto sconsiderato, una bravata giovanile ma che ha offeso tutta la comunità cinese.

Il proprietario del locale si è poi rivolto alla polizia, affermando: “Quel foglietto fa ancora più male che il conto non pagato, per cui comunque ho presentato denuncia alla tenenza cittadina dei carabinieri. Si offende immotivatamente tutta la nostra comunità, non si fa così, è una vergogna“. Il conto che avrebbero dovuto pagare, il gruppo di ragazzi in questione, era di 180 euro, ma come afferma anche il proprietario, ciò che colpisce è il contenuto del biglietto, non il conto non pagato.

Le forze dell’ordine tentano di far luce sulla questione, iniziando le dovute indagini per identificare i protagonisti del gesto. Intanto il proprietario del locale, ribadisce ancora: “Non è tanto per il conto o per il fatto che siano scappati ma per gli insulti ricevuti contro la comunità“.

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