Spari contro Vittorio Brumotti: troupe di Striscia aggredita a San Basilio

Colpito alla gamba un membro delle troupe con un mattone lanciato da uno sconosciuto a volto coperto: Vittorio Brumotti e la sua troupe sono stati aggrediti a San Basilio da un gruppo di persone che li ha costretti alla fuga. I Carabinieri indagano.

Spari contro Vittorio Brumotti: troupe di Striscia aggredita a San Basilio

Doveva essere un servizio come un altro per lo stimato Vittorio Brumotti, inviato del TG satirico “Striscia la Notizia“, ma così non è stato: durante le riprese, infatti, lui e la sua troupe sono stati aggrediti da uno sconosciuto il quale, a volto coperto, avrebbe lanciato un mattone contro un membro della troupe di Brumotti. 

Il famoso ciclista e la sua troupe sono stati inoltre aggrediti da un gruppo di persone che li ha costretti alla fuga con il furgone di servizio. Sparati contro di loro, anche due colpi di pistola a scopo intimidatorio

Non sembra esserci pace per i giornalisti che coraggiosamente cercano di far luce sui loschi traffici nei quartieri romani. Questi eventi non sono infatti una novità: tutti ricordiamo, infatti, la famosa “testata” di Ostia, ai danni di Daniele Piervincenzi

Il segretario generale ed il presidente della FNSI, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, insieme al presidente della CNOG, Carlo Verna, dichiarano che “L’aggressione contro la troupe di Striscia rappresenta un’altra grave “testata” contro il diritto di cronaca e la libertà di informazione“. 

Come dichiarato dagli stessi Lorusso, Giulietti e Verna, lo scopo con cui vengono compiuti questi gesti (la testata dello Spada, così come il lancio del mattone alla troupe di Striscia) è sempre e solo uno, ovvero impedire che la luce si diffonda su uno scenario di crimine organizzato che necessita invece dell’ombra e dell’omertà per poter continuare ad esistere indisturbato. 

Non sembrano tuttavia spaventati Lorusso, Giulietti e Verna, che si dichiarano invece fiduciosi su come l’analisi di alcune immagini possa mettere i colpevoli in condizione di non arrecare ulteriori danni alla comunità. 

Sulla vicenda si esprime inoltre la Rete No Bavaglio, dichiarando inaccettabile la presenza di quartieri romani che siano proibiti, di fatto, ai giornalisti. La Rete No Bavaglio invoca l’intervento della magistratura e del ministro degli Interni affinché i responsabili del gesto siano identificati e la legalità sia ripristinata nei quartieri della Capitale.

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