Giorni di paura presso la Scuola Media Statale “E.Cocchia” di Avellino; i genitori di alcuni alunni, infatti, si sono allarmati alla notizia del ricovero di un ragazzino che frequenta la stessa scuola dei loro figli.
Questi genitori, hanno allertato la dirigente scolastica, Gaetana Mauriello, informandola del sospetto ricovero avvenuto pochi giorni prima presso la Città Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino per meningite. La dirigente scolastica si è messa subito in contatto con l’ASL locale per avere risposte ufficiali circa la situazione e capire se prendere provvedimenti. In caso fosse confermata la notizia scatterà una profilassi per tutte le persone che possono essere venute a contatto con il 13enne. La scuola è rimasta chiusa per alcuni giorni per la festa patronale; mercoledì 13 febbraio, l’alunno era regolarmente in classe e non presentava sintomi particolari.
Il ragazzo lunedì 18 febbraio ha avuto la febbre alta e, per questo motivo è stato portato in ospedale e ricoverato immediatamente in pediatria; dopo la visita medica pare che sia stato trasferito nel reparto malattie infettive. Da quanto reso noto, il ragazzo risponde bene alle cure ma non si sa se c’è stato o meno rischio di contagio.
Cos’è la meningite
Il termine indica un’infiammazione delle meningi, che sono le membrane che rivestono il sistema nervoso centrale proteggendo encefalo e midollo spinale.
Le cause possono essere varie: virali, batteriche e fungine. La meningite batterica è la più contagiosa e pericolosa, può causare gravi problemi all’udito, alla vista, ma anche convulsioni e disabilità intellettive. Possono verificarsi problemi anche ad altri organi come cuore e reni e principalmente nei bambini può causare seri problemi neurologici arrivando in alcuni casi fino alla morte.
In caso di meningite virale la cura prevede riposo, assunzione di liquidi ed analgesici, mentre per la meningite batterica può venire somministrato anche corticosteroidi ed antibiotici.