Soccorsi nella notte 657 migranti. 15mila i profughi che restano

L'Unhcr ha stimato oltre 100 mila arrivi dall'inizio dell'anno. Il governo ha autorizzato la chiusura dell'ex CIE "Serraino Vulpitta" e del CARA di Salinagrande, a Trapani, centri al collasso

Soccorsi nella notte 657 migranti. 15mila i profughi che restano

Soccorsi durante la notte tre barconi nel canale di Sicilia: ad effettuare il salvataggio sono state le navi della Marina militare, che hanno tratto in salvo in tutto 657 immigrati, tra cui c’erano 103 donne e 98 minori. Ad intervenire prontamente le navi “Fasan” ed “Euro”, che porteranno i migranti in salvo nei porti siciliani. Secondo un rapporto fatto dall’Unhcr un terzo degli immigrati che mettono piede sulle coste italiane trova accoglienza in Sicilia. Infatti, sono quindicimila gli stranieri che restano nell’Isola in seguito ai cosiddetti viaggi della speranza, e corrispondono a tre volte di più di quelli previsti in rapporto ai residenti.

E’ stato accertato che solo tra giugno e luglio sono stati 46mila gli immigrati sbarcati, 43mila erano stati registrati nell’arco di tutto il 2013. Secondo l’Unhcr, dall’inizio dell’anno è stata sorpassata la soglia dei 100 mila; stando alle statistiche, il 90% dei migranti arriva dalla Libia, e infatti gli immigrati sbarcati in Italia nel mese di luglio, che sono oltre 21 mila, provenivano dal Paese nordafricano. Ad analizzare i dati del ministero dell’interno è stata anche la Fondazione Leone Moressa, che ha esaminato con attenzione la situazione dell’accoglienza nel nostro paese, in stato di grande emergenza.

E’ emerso che la Sicilia è la regione su cui si verificano i maggiori approdi e costituisce quindi la meta principale degli sbarchi, considerando l’altissimo numero di sbarchi degli ultimi 12 mesi. Anche Puglia, Calabria e Campania hanno accolto alcune migliaia di migranti; quasi 7.000 sono stati accolti nel Lazio, invece Puglia e Calabria hanno ricevuto rispettivamente 5.800 e 4.200 migranti. Nel frattempo, il Viminale ha disposto la chiusura dell’ex CIE “Serraino Vulpitta” e del CARA di Salinagrande a Trapani, centri di accoglienza oramai al collasso, degradati e in condizioni disperate.

La situazione è veramente terribile e il governo dovrebbe garantire si un aiuto per i migranti, ma al tempo stesso rassicurare gli abitanti dei paesi dove i migranti alloggiano. E’ questo anche compito dell’Europa, che non può permettere che la Sicilia, con i suoi già gravi problemi, dia ospitalità senza strutture adeguate e con prospettive completamente allo sbando.

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