Sinodo per l’Amazzonia: suor Weiler chiede apertamente che le donne possano votare

Nella Sala Stampa Vaticana suor Birgit Weiler espone il suo pensiero sulla presenza della donna al Sinodo e nella Chiesa. Chiede che venga superato il machismo e che la donna possa esprimere le sue doti come dono che arricchisce tutti.

Sinodo per l’Amazzonia: suor Weiler chiede apertamente che le donne possano votare

Al Sinodo per l’Amazzonia sono presenti, in modo attivo, anche 35 donne che vorrebbero poter partecipare “all’intero processo sinodale” che trova il suo compimento nel voto, espressione di “responsabilità delle decisioni prese”, ma attualmente vietato alle donne. A sollevare la questione è stata una suora, Birgit Weiler, appartenente alla Congregazione delle Suore Missionarie Mediche e collaboratrice nella Pastorale per la cura del creato della Commissione episcopale di Azione Sociale della Conferenza episcopale peruviana.

Interrogata dai giornalisti, nella sala stampa vaticana, la suora ha sottolineato l’atmosfera molto aperta nel Circolo Minore in cui è inserita nei lavori del Sinodo: le donne si ritengono accettate e vige la libertà di parola e non c’è alcun atteggiamento clericale, anzi: “Tanti vescovi condividono le nostre preoccupazioni e ciò che ci addolora, e vogliono che le cose cambino”.

L’affermazione che è stata più evidenziata dai giornalisti presenti è quel “superare il machismo“, appello della suora a superare questa norma di violenza contro le donne, che fa più male che bene, contraria all’esperienza religiosa, ma anche a ciò che insegna Gesù.

Secondo suor Weiler “Servono più donne in posizioni di leadership”, non nel significato o ruolo di potere, ma per poter condividere i talenti e i carismi di cui sono dotate le donne. Poi la suora ricorda che le donne fanno già cose che non richiedono l’ordinazione al sacerdozio e, a favore della sua tesi, nomina l’Instrumentum laboris. Poi il suo pensiero va alle decisioni importanti, quelle di cui vogliono essere partecipi. È grazie a Papa Francesco se suor Birgit e altre 34 donne sono presenti al Sinodo e di questo grande passo avanti la religiosa è riconoscente. Ciò che vorrebbe ora è che anche “le nostre Superiori possano votare, così come possono fare i Superiori uomini“. L’ultimo Sinodo – ricorda suor Weiler – ha deliberato che per votare non è necessaria l’ordinazione al sacerdozio. Il processo sinodale, fatto di preghiere, riflessioni e dibattiti, si conclude con la votazione delle decisioni prese, momento di forte responsabilità cui devono prendere parte tutti i partecipanti.

Le donne desiderano una maggior inclusione, anche nell‘insegnamento della teologia a livello accademico, perché esse possono “contribuire molto alla teologia”: lavorare insieme – spiega suor Birgit – arricchisce reciprocamente. In Perù, le donne teologhe lavorano insieme alle donne indigene per sviluppare una teologia indigena.

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