In queste ore si sta vivendo un profondo lutto nell’azienda della Lamborghini, ma in tutta l’Emilia-Romagna per un giovanissimo ragazzo venuto a mancare in un grave sinistro stradale avvenuto attorno alle 20:00 di venerd’ 11 ottobre. I fatti a Sant’Agata Bolognese, dove ha appunto sede la Lamborghini. Qui per cause ancora tutte in corso di accertamento da parte dei carabinieri un’auto e una moto sono entrare in collisione.
Ad avere la peggio il 25enne Paolo Cancian, il quale cadendo dalla due ruote ha riportato purtroppo traumi molto seri che gli sono costati la vita. Paolo aveva ottenuto da circa un anno un lavoro stabile in Lamborghini: lavorava presso la nota azienda automobilistica come manger progettista ma a brevissimo avrebbe firmato per un nuovo incarico di lavoro, sempre in Lamborghini, incarico che sarebbe stato ancora più in linea con la sua laurea.
Sinistro da chiarire
Paolo viveva a La sega, frazione di Gruaro, nel Veneto e aveva studiato a Trieste. Qui ha preso la laurea e circa un anno fa aveva fatto il concorso per entrare in Lamborghini dove era stato preso. Per lui era una grande soddisfazione essere entrato a far parte della notissima azienda automobilistica, dove tutti lo ricordano con ammirazione.
Al momento come detto la dinamica del sinistro è al vaglio dei carabinieri. Secondo quanto riferisce Venezia Today sembrerebbe che l’auto abbia compiuto un sorpasso finendo appunto contro la moto del 25enne. Paolo avrebbe compiuto 26 anni il prossimo gennaio 2025. In queste ore sono tanti i messaggi di cordoglio che stanno arrivando all’indirizzo della famiglia del giovane, che stava rientrando a Modena dopo una giornata di lavoro. La notizia è stata diffusa dalle forze dell’ordine nella mattinata del 12 ottobre.
“La famiglia Cancian la incontrerò appena farà ritorno a Gruaro La mamma Danila, il papà Andrea e i tre fratelli di Paolo di cui Luca, il più grande, vive in Svezia, sono partiti subito per Sant’Agata. Paolo lo hanno perso loro e lo ha perduto tutta la comunità, ma anche tutto il Paese vorrei dire, perché giovani come il nostro ingegnere, che avanzano a passo spedito nella crescita personale e nella carriera, non ce ne sono tanti” – così ha commentato il sindaco di Gruaro, Giacomo Gasparotto.