Silvia Romano si è convertita all’Islam e sarebbe stata liberata con un riscatto dai 2 ai 4 milioni di euro

Come riporta il "Corriere", Silvia Romano ha confermato di essersi convertita all'Islam durante i 18 mesi passati in Kenya. E sempre sul sito viene ipotizzata anche la cifra del suo riscatto.

Silvia Romano si è convertita all’Islam e sarebbe stata liberata con un riscatto dai 2 ai 4 milioni di euro

Silvia Romano è stata liberata dopo 18 mesi di prigionia nel villaggio poverissimo di Chakama, in Kenya, a circa 80 km da Malindi. La ragazza arriva nell’aeroporto di Ciampino alle ore 14, con indosso una veste islamica che le copriva la testa e le spalle, insieme a una mascherina per proteggersi ovviamente dal Coronavirus.

La volontaria della onlus “Africa Milele”, in maniera molto felice, si è fatta fotografare insieme al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dinanzi alle telecamere rivela: “Sto bene, per fortuna. Sto bene fisicamente e mentalmente ora voglio stare solamente tanto tempo con la mia famiglia e sono felicissima. Grazie a tutti”.

La conversione all’Islam e il riscatto

Come riporta il sito del “Corriere“, Silvia Romano appena scesa dall’aereo ha confermato di essersi convertita all’Islam. Secondo gli investigatori, il tutto sarebbe successo solamente a causa “della condizione psicologica in cui si è trovata durante il rapimento“. Al momento invece non trova conferme un suo presunto matrimonio fatto con un carceriere.

Su un possibile riscatto economico girano alcune voci, e il Corriere rivela anche la possibile cifra: “Bisognerà capire dove è stata tenuta, quante prigioni ha cambiato quante persone l’hanno gestita. Nulla le sarà invece chiesto riguardo al riscatto pagato per ottenere il suo rilascio. Si tratta infatti di un sequestro a scopo di terrorismo e dunque non è prevista indagine su questo aspetto della vicenda. Secondo indiscrezioni potrebbero essere stati versati tra i due e i 4 milioni di euro”.

Dopo il suo interrogatorio, Silvia Romano ritornerà a Milano, molto probabilmente con dei mezzi messi a disposizione dalla Presidenza del Consiglio. Intanto nella sua città, e soprattutto nel piccolo quartiere di Casoretto, si è riempita di striscioni di “Bentornata”, e si sta pensando anche a una festa in suo onore, dopo che in questi giorni sui balconi sono stati messi a tutto volume alcuni brani di Jovanotti e Max Pezzali.

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