SILVI. È scattato il sequestro per una struttura ricettiva per anziani situata a Silvi, già oggetto di un provvedimento di cessazione attività da parte delle autorità competenti, ma che aveva continuato ad operare illegalmente, ignorando l’ordine di chiusura. L’intervento è stato disposto a seguito di approfondite indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (N.A.S.) di Pescara, in collaborazione con i militari della Compagnia di Giulianova.
Le ispezioni hanno rivelato gravi irregolarità. Sono emerse inadeguatezze di natura igienico-sanitaria, condizioni strutturali non a norma e gravi carenze nella qualità dei servizi offerti agli ospiti. Le criticità hanno riguardato anche il rispetto delle norme relative alla sicurezza e all’organizzazione aziendale, mettendo a rischio sia la salute degli anziani ospiti che la sicurezza dei lavoratori.
Il provvedimento di sequestro preventivo, disposto dalla magistratura, è stato eseguito per tutelare l’incolumità degli anziani, molti dei quali si trovavano in condizioni di particolare vulnerabilità. Gli ospiti sono stati immediatamente trasferiti in strutture alternative, giudicate idonee dai servizi sociali e dalla Asl competente, che si sono attivate per garantire un’adeguata assistenza e continuità di cura.
Secondo quanto riportato, la struttura operava in assenza delle necessarie autorizzazioni amministrative e sanitarie, proseguendo le attività nonostante il precedente ordine di chiusura. I responsabili, già segnalati alle autorità giudiziarie, rischiano ora accuse per esercizio abusivo e per violazioni delle norme in materia di sicurezza sanitaria e assistenziale. Il sequestro della struttura rappresenta un segnale forte da parte delle autorità contro le attività irregolari che, oltre a violare la legge, mettono a repentaglio la dignità e il benessere delle persone più fragili.
I Carabinieri hanno ribadito l’importanza di rispettare le normative e assicurare standard adeguati per la tutela della salute pubblica, con particolare attenzione ai contesti più delicati come quello dell’assistenza agli anziani. L’operazione è un ulteriore segnale dell’impegno delle forze dell’ordine nella tutela dei più vulnerabili e nella lotta contro le attività irregolari che minano la fiducia nelle strutture assistenziali.