Sigarette elettroniche: presto una nuova regolamentazione

Un trattato dell'Oms raccomanda un ridimensionamento delle proprietà delle sigarette elettroniche, e invita a vietarle nei luoghi chiusi. Inoltre, aggiunge di vietarne la vendita agli adolescenti, sempre più attratti dal fumo convenzionale

Sigarette elettroniche: presto una nuova regolamentazione

Arriva oggi dall’Organizzazione mondiale della sanità il monito che obbliga un ridimensionamento sulle proprietà delle sigarette elettroniche e impone anche una regolamentazione sulla vendita e sui luoghi dove utilizzarli. Sfumata dunque la speranza per i milioni di fumatori che, impossibilitati a fare a meno del tabacco, intendevano ridurre i danni del fumo sulla propria salute.

Da lungo trattato emanato dall’Organizzazione emerge, non solo la necessità di nuove regole, ma anche il pensiero dell’Oms che considera la sigarette elettroniche “una minaccia per gli adolescenti“. Per questo ritiene necessario vietare la vendita ai minorenni, alle donne in gravidanza e, aggiunge, raccomanda di non fare utilizzare le sigarette elettroniche in ambienti chiusi, perché provoca danni superiori emettendo fumo passivo. Uno studio sulla prevenzione delle malattie pubblicato negli Stati Uniti, ha confermato che anche i giovani non fumatori sono attirati dalle sigarette elettroniche molto più che da quelle tradizionali e dopo averle provate sono più inclini a continuare nell’utilizzo.

Il trattato sarà discusso dagli Stati membri in un meeting previsto ad Ottobre, e rilancia anche una serie di misure da mettere in atto: prima di tutto quella di diminuire il contenuto e l’emissione di sostanze tossiche, e poi vietare le miscele con i vari aromi alla frutta, ai dolci e alle bevande alcoliche. Inoltre, il trattato dell’Oms invita i paesi che hanno firmato il patto anti-tabacco ad evitare il proposito di incentivare le promozioni sulle sigarette elettroniche.

Tornano anche i dubbi sulla non tossicità delle e-cigarette: lo scorso anno il procuratore di Torino, Raffaele Guariniello, aveva aperto un’inchiesta dopo che il settimanale il Salvagente aveva rivelato il riscontro di metalli pesanti nelle sigarette elettroniche.

L’Organizzazione ricorda che il mercato delle sigarette elettroniche è nelle mani delle industrie transnazionali del tabacco. A questo proposito invita le case produttrici di sigarette elettroniche ad evitare di affermare che vi siano prove certe sul fatto che le sigarette elettroniche consentono di limitare il fumo e quindi aiutano a smettere di fumare.

L’Italia, con un decreto istruzione che aveva approvato lo scorso novembre, era andata in senso opposto rispetto alle misure consigliate dall’Oms: infatti, ne aveva permesso l’utilizzo nei luoghi pubblici, mentre una normativa precedente ne aveva confermato il divieto. 

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