Si barrica in casa e avverte di togliersi la vita: intervento provvidenziale della polizia evita la disgrazia

Per oltre quattro ore la strada sotto l’abitazione della donna, a Sulmona, è rimasta chiusa al traffico. Un cordone di sicurezza necessario per consentire agli agenti di polizia e ai soccorritori di portare avanti delicate trattative con la donna.

Si barrica in casa e avverte di togliersi la vita: intervento provvidenziale della polizia evita la disgrazia

Una lunga e delicata operazione di salvataggio, durata oltre quattro ore, ha scongiurato una possibile disgrazia nel centro di Sulmona. Protagonista una donna che, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse, si sarebbe chiusa in casa in preda a una grave crisi emotiva, arrivando persino a impedire alla madre di entrare nell’abitazione. La sua intenzione era chiara e drammatica: togliersi la vita. A lanciare l’allarme sarebbero stati i familiari, preoccupati per l’isolamento improvviso e i segnali sempre più preoccupanti.

Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di polizia di Sulmona, affiancati dai vigili del fuoco, dalla polizia locale e dal personale del 118. A coordinare la delicata trattativa due equipaggi della polizia, supportati anche da un amico stretto della donna, coinvolto nel tentativo di instaurare un contatto umano e rassicurante. La situazione, però, è rapidamente degenerata: la donna ha iniziato a lanciare oggetti dal balcone, aumentando la tensione. Per motivi di sicurezza, le autorità hanno disposto la chiusura della strada sottostante e l’interruzione del gas all’interno dell’abitazione, temendo potenziali gesti estremi.

La zona è stata completamente isolata, trasformandosi in un perimetro operativo per il salvataggio. Il momento decisivo è arrivato quando, grazie all’ausilio dei vigili del fuoco, i poliziotti sono riusciti a individuare un passaggio dalla cantina del palazzo. Superando numerosi ostacoli che la donna aveva intenzionalmente posizionato per bloccare l’accesso, gli agenti sono riusciti a penetrare nell’abitazione. Con un’azione rapida e calibrata, sono riusciti ad avvicinarla e bloccarla in sicurezza, evitando il peggio.

Determinante si è rivelato il dialogo costante mantenuto con la donna per tutta la durata dell’intervento. Una comunicazione empatica e paziente che ha permesso di contenere la situazione fino al momento del blitz. Dopo essere stata soccorsa dal personale del 118, la donna già seguita dal centro di igiene mentale per pregressi episodi simili è stata sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio (TSO) e trasferita all’ospedale civile di Teramo per ricevere le cure necessarie.

L’intervento, condotto con professionalità e sensibilità, si è concluso con un esito positivo, grazie alla sinergia tra le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, i sanitari e il supporto della rete sociale vicina alla donna. Una vicenda che richiama l’attenzione sull’importanza del supporto psicologico e della prevenzione, soprattutto in contesti di fragilità già noti ai servizi sanitari.

 

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