Una famiglia di Majano ha lo sfratto esecutivo, la grave situazione economica non gli ha concesso di pagare l’affitto: il 26 settembre prossimo dovranno abbandonare la casa e due bambini rischiano di finire per strada. A Comerzo, una frazione del paese Collinare, esiste una canonica in disuso, e la famiglia ha chiesto al parroco, don Emmanuel Runditse, di poterla avere in affitto.
La famiglia friulana ha mandato al prete una raccomandata, un disperato appello: “Fra poche settimane saremo su una strada. Ci dispiace disturbarla. Ma abbiamo saputo che la canonica di Comerzo è in fase di ristrutturazione abbiamo due figli piccoli. Io sono affetta da numerose patologie degenerative e ho fatto richiesta di invalidità civile. Prego ogni giorno che dalla sommatoria di tante disgrazie possa scaturire una piccola pensione di invalidità”.
La donna ha continuato spiegando che, in alternativa, il marito è disposto a vendere un rene, hanno provato a chiedere un prestito per la caparra ma, a causa del contratto di solidarietà che il marito ha in azienda, non possono ottenerlo. La canonica di Comerzo sarebbe perfetta per le loro esigenze: 350 euro al mese di affitto rientrano nelle loro possibilità. La signora ha continuato dicendo che hanno bussato a numerose porte proponendo tale importo ma, nonostante l’abbondanza di immobili liberi, nessuno ha accettato. “Ci siamo rivolti anche ai servizi sociali del Comune e a una associazione che si occupa di casi come il nostro. Nulla”, ha sentenziato amaramente.
La madre ha raccontato che un faccendiere gli ha fatto una proposta scioccante: sbarcare a Lampedusa partendo dalla Libia come ha fatto, alcuni anni fa, una donna di Majano aggregatasi ai profughi, e che attualmente vive, sotto falsa identità, nel Regno Unito, usufruendo del sussidio di 75 sterline al giorno.
La famiglia ha implorato Don Emmanuel, chiedendogli un’ultima possibilità per i loro figli, per non lasciare il Friuli. La Caritas Diocesana di Udine è in procinto di incontrare il sindaco del paese per discutere sull’accoglienza di 15 richiedenti asilo che dovrebbero alloggiare nella canonica richiesta dalla famiglia bisognosa. Un corteo di protesta ha sfilato giovedì sera per le strade di Majano per ribadire il proprio diniego all’arrivo dei migranti, e per sostenere la famiglia.
Situazioni simili vengono segnalate in molte zone d’Italia, le comunità locali paiono non interessarsi ai poveri del territorio, rappresentano solo un costo, mentre per l’accoglienza degli immigrati lo Stato mette sul piatto risorse che a livello nazionale toccano i 5 miliardi.