Una perquisizione è stata effettuata dai carabinieri del Nas di Perugia, Roma, Firenze, Ancona, Genova, Milano, Bologna, Latina, Livorno, Parma, Pescara e Viterbo, in collaborazione con i colleghi dell’arma territoriale, nei confronti di quattro body-builder conosciuti a livello internazionale. I body bulider sono indagati per traffico illegale di stupefacenti e farmaci anabolizzanti. L’operazione è stata ordinata dalla Procura di Perugia che ha emesso 34 decreti di perquisizione in diverse provincie italiane.
L’operazione, chiamata Big bull, ha permesso di sequestrare oltre 4 mila pasticche, mille fiale e migliaia di medicinali ad effetto anabolizzante. Inoltre, i carabinieri hanno trovato a Spoleto un garage utilizzato come magazzino e dove erano stipate migliaia di confezioni di anabolizzanti e stupefacenti, ritenuti di proprietà di un bodybuilder che è già stato tratto in arresto. Le perquisizioni sono avvenute nelle palestre, ma sono state fatte anche nelle case dei bodybuilder indagati e anche in quelle degli atleti che solitamente acquistavano i farmaci.
Dalle indagini effettuate dagli inquirenti è emerso che gli indagati reperivano i farmaci, costituiti per la maggior parte da anabolizzanti steroidi e stupefacenti, attraverso farmacie complici, internet e mercato estero. Poi vendevano i farmaci ad atleti professionisti che li utilizzavano per le gare alterando chiaramente le prestazioni e quindi anche i risultati.
Un particolare è emerso dalle indagini: a quanto pare i ragazzi che frequentavano le palestre dei body builder erano influenzati dai proprietari, considerati dai primi dei veri maestri su cui poter fare affidamento, in quanto oltre a fornire i farmaci, davano anche consigli su come assumerli per poter ottenere risultati migliori. E’ stato infatti accertato che i quattro prescrivevano ai ragazzi dosaggi pesanti e molto pericolosi per la salute, abbinate a delle diete alimentari.
I quattro body builder immagazzinavano i farmaci dopanti tramite presentazione di false ricette mediche a farmacie che collaboravano con loro nella truffa, ma il grosso della merce la acquistavano tramite internet dalla Gran Bretagna. Da qui infatti arrivavano pacchi senza mittente: i Nas di Perugia hanno accertato la provenienza e hanno sequestrato all’interno di uno di questi plichi ben 16 diverse sostanze vietate. Un consiglio per chi frequenta assiduamente queste palestre è quello di non farsi propinare sostanze pericolose e controllare sempre composizione e quantità di dosaggio, ma solo delle sostanze permesse.