Dopo il caso di Ciro, morto cadendo dal treno a soli 16 anni, un’altra tragedia si è consumata questa volta a Senigallia, in provincia di Ancona. Un giovane ragazzo di soli 14 anni si è infatti tolto la vita impiccandosi ad una trave presso la sede del gruppo scout a cui prendeva parte. I genitori dell’adolescente avevano dato l’allarme ieri sera non vedendolo rientrare a casa e poche ore dopo vi è stata la tragica scoperta.
A dare la triste notizia sono stati i carabinieri che si sono precipati nella sede scout di Senigallia in via Adige dove, al piano superiore, hanno ritrovato il corpo del ragazzo quando ormai purtroppo non c’era più nulla da fare se non constatarne il decesso. Appena la voce si è sparsa nel paese l’edificio si è affollato di amici del giovane ed anche il vicesindaco di Ancona ha fatto visita per porgere le più sentite condoglianze alla famiglia.
Ancora ignote le motivazioni dell’impiccagione del ragazzo, il quale era stato adottato da genitori italiani che hanno fatto presente che il loro figlio non aveva mai dato segnali di problematiche anche relative alle sue origini. Il gesto del quattordicenne però sembra essere stato premeditato in quanto ha aspettato che tutti i suoi amici se ne andassero per mettere in atto la sua volontà recandosi al piano superiore dove vi erano delle travi ad un’altezza tale che potesse lasciarsi cadere.
I carabinieri stanno ancora indagando per capire se prima di uccidersi l’adolescente possa aver lasciato qualcosa come una lettera o un video per spiegare le motivazioni di un gesto tanto forte e disperato, viste anche le dichiarazioni dei parenti e degli amici che sostengono non vi fossero stati mai prima di ieri segnali di depressione o malumore da parte del ragazzo.
Il paese è completamente sotto shock per l’ennesima tragedia verificatasi tra l’altro in un luogo pubblico dove i ragazzi dovrebbero passare il loro tempo divertendosi.