Sea Watch: Salvini non prende lezioni da Francia e Germania

La capitana Carola Rackete dagli arresti domiciliari a Lampedusa: "Chiedo scusa ai finanzieri". Il governo non intende chiudere un occhio e valuta di inasprire il decreto sicurezza.

Sea Watch: Salvini non prende lezioni da Francia e Germania

Da una parte c’è la Ong con il suo capitano, Carola Rackete, comandante della Sea Watch 3 che, dopo aver portato in salvo i passeggeri, si trova agli arresti domiciliari a Lampedusa e che ai finanzieri avrebbe detto “Vi chiedo scusa“, e dall’altra c’è il diritto di difesa dei confini nazionali che obbedisce alle leggi scritte più che agli avvenimenti tracciati dalla storia attuale.

Le accuse rivolte a Carola Rackete riguardano la decisione di far attraccare la Sea Watch 3 a Lampedusa, nonostante l’alt della Guardia di Finanza. In attesa di giudizio, la comandante è agli arresti “per resistenza o violenza contro nave da guerra“, riferisce ansa.it, e “rischia una pena da 3 a 10 anni“.

Accuse e polemiche

Il ministro dell’Interno francese, Castaner, riferisce che la Francia è disponibile ad accogliere dieci migranti bisognosi di protezione. Berlino ammonisce: “Non criminalizzare il soccorso in mare“. Dal Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, afferma “che la vita umana va salvata in qualsiasi maniera”, e che questo assioma è “la stella polare che ci guida”: ogni altra cosa è secondaria. Il Lussemburgo chiede che Carola Rackete venga rimessa in libertà, perché “salvare vite è un dovere e non può mai essere un reato o un crimine. Non farlo, al contrario, lo è“, ha scritto in un post su Facebook il ministro degli esteri Asselborn, a Enzo Moavero Milanesi suo amico e collega. 

Enzo Moavero, ministro degli affari esteri, su Facebook riferisce che l’inchiesta nei confronti Carola Rackete, in quanto comandante della Sea Watch 3, è stata aperta in modo da fornire alla magistratura le misure di sicurezza da adottare. Ricorda anche che la Costituzione italiana prevede la piena indipendenza dei giudici dal governo, da cui si attendono, con rispetto e fiducia, le decisioni. 

Matteo Salvini insiste sul dovere di “difendere i confini nazionali” e punta il dito d’accusa sulla Francia che ha scelto di chiudere Schengen agli immigrati, di averli abbandonati nei boschi italiani. Le accuse dei finanzieri che cercavo di fermarla seguono la linea del pericolo corso (“Poteva schiacciarci“) e costituiscono un punto forza per Salvini: “si è rischiato il morto“.

Luigi Di Maio parla di “circo mediatico” con inutili insulti e toni offensivi perché “uno Stato sovrano ha le leggi e le fa rispettare. Punto.“. Dopo quanto accaduto, il governo vorrebbe inasprire il decreto sicurezza bis.

Ora resta da capire perché fosse necessario attraccare la nave, come affermano i legali della ong. Le fonti del Viminale al contrario riferiscono che non c’era alcuna necessità, visto che i 41 immigrati scesi dalla SeaWatch stavano bene. I bambini erano scesi a terra in precedenza, con gli accompagnatori e i malati, grazie al via libera del governo italiano.

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