Scuole chiuse e zona rossa in una zona d’Italia: il motivo è molto importante

Una famosa città italiana si sta preparando a vivere un altro periodo di restrizioni, questa volta però il motivo è molto importante. Vediamo di che si tratta.

Scuole chiuse e zona rossa in una zona d’Italia: il motivo è molto importante

In questo periodo segnato dalla pandemia di Covid-19 abbiamo imparato a fare i conti con tantissime restrizioni a livello personale. L’intera comunità nazionale e internazionale ha sofferto la lontanza da amici e parenti, ma adesso la situazione è molto migliorata e per questo il Governo ha deciso di allentare, forse in maniera definitiva, le restrizioni anti Covid. Ma bisogna tenere presente che restrizioni, o comunque precise regole per quanto concerne l’ordine pubblico possono essere prese in qualsiasi momento

Ed è quello che in questi giorni sta accadendo in una notissima località italiana, molto famosa per il suo mare e per le sue lunghe spiagge, ma anche per la movida estiva. La notizia che è stata lanciata dalle autorità cittadine ha colto di sorpresa gli abitanti di questa località, che, al contrario di quanto accaduto con il Covid, subiranno alcune restrizioni per un evento molto importante.

Cosa sta succedendo

La città che nei prossimi giorni vedrà nuovamente delle restrizioni sarà Rimini. Qui infatti dal 5 all’8 maggio ci sarà l’Adunata Nazionale degli Alpini. Entro la fine di questo mese la Prefettura convocherà una riunione con i massimi rappresentanti della città per poter discutere il piano di sicurezza. 

Nelle aree della città dove ci sarà l’Adunata degli Alpini sarà creata una sorta di zona rossa, dove non si potrà circolare con nessun veicolo. Le zone interessate saranno praticamente interdette. In quei giorni, secondo quanto stabilito dalle autorità, ci sarà la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado.

Inoltre, il presidente di Confcommercio Rimini, Gianni Indino, ha chiesto una attenta vigilanza, questo al fine di scongurare il proliferare di mercatini e street food. Tale decisione è stata presa in quanto l’offerta culinaria è ben soddisfatta dalle attività ristorative già presenti sul posto. E dopo due anni di pandemia e intcertezze comincia a crescere la richiesta di prenotazioni all’interno degli hotel della Riviera, sia per il periodo Pasquale che per quello estivo. Insomma, primi sprazzi di un ritorno alla normalità.

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