Scuola, 13 ragazzi alzano illegalmente i voti dei registri

13 studenti hacker hanno alzato i voti introducendosi nel sistema informatico. La scuola ha preso contro di loro dei provvedimenti, alcuni sono stati bocciati altri rimandati, ma per tutti è stata abbassata la condotta.

Scuola, 13 ragazzi alzano illegalmente i voti dei registri

BOLOGNA – 13 ragazzi sono stati denunciati per aver cambiato i voti sia per loro che per altri amici, così da alzare la media per ottenere un buon voto finale. La truffa è stata effettuata con dei programmi che i ragazzi hanno provveduto ad installare sui computer di una scuola superiore di Bologna: i ragazzi sono riusciti a contraffare le password del registro informatico introducendosi nel sistema e raggiungendo il loro obiettivo. Per loro sfortuna gli insegnanti hanno scoperto tutta la truffa e hanno fatto scattare una denuncia nei confronti dei ragazzi.

La vicenda è accaduta lo scorso anno scolastico e per la maggior parte degli studenti coinvolti, tra cui c’era anche un maggiorenne, l’anno scolastico è finito male, tanti sono stati bocciati e molti di loro hanno dovuto affrontare esami di debito a settembre.

Ad indagare sulla vicenda è stata la Polizia postale con la collaborazione della Procura per i minorenni dell’Emilia Romagna. La correzione dei voti era stata fatta solo per qualche frazione di punto, in modo da far aumentare, ma di poco, il voto finale. A permettere la scoperta dell’imbroglio sono stati alcuni doppi registri tenuti da alcuni insegnanti, che alla fine dell’anno, quando hanno confrontato i voti, hanno visto le incongruenze, e hanno denunciato la faccenda al preside.

I rgazzi coinvolti nella truffa sono stati interrogati alcuni giorni fa in presenza dei loro avvocati. Le accuse per i giovani sono di frode informatica aggravata e falso compiuto da persona privata in atto pubblico. Anche la scuola ha preso dunque dei provvedimenti nei confronti dei ragazzi, abbassando i voti di condotta e anche altre giudizi, che hanno poi condotto alla bocciatura per alcuni e al debito da recuperare per altri.

Il ministro dell’istruzione Stefania Giannini ha epsresso questo giudizio nei confronti della vicenda: “L’informatica è una scienza importante, ma va usata bene“. Anzi ha aggiunto che verso questi fatti illegali devono essere presi i dovuti provvedimenti, e che lei stessa ne parlerà nel prossimo incontro nella sede nazionale del Pd, per studiare alcune soluzioni per contrastarli. I ragazzi avevano cercato di risolvere le loro lacune in maniera alquanto originale, che purtroppo è andato a vuoto.

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